Napoli ko, napoletani divisi sul web e c'è chi punta il dito su Mario Rui

Napoli ko, napoletani divisi sul web e c'è chi punta il dito su Mario Rui
Una notte da dimenticare. Sogni, speranze, aspettative; poi lo stop brusco, inaspettato, che ha fatto tornare tutti coi piedi per terra. «Era troppo bello per essere vero,...

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Una notte da dimenticare. Sogni, speranze, aspettative; poi lo stop brusco, inaspettato, che ha fatto tornare tutti coi piedi per terra. «Era troppo bello per essere vero, la Juventus ha la solita fortuna», tuonano i tifosi azzurri dietro la tastiera di un tablet o di uno smartphone. In tanti a Napoli erano pronti a festeggiare lo scudetto, ora qualcuno già mette le mani avanti. Lo strano sabato sera ha il sapore amaro di una beffa: una giornata decisiva per le sorti del campionato, con la Juventus che ha pareggiato in casa della Lazio fino agli ultimi secondi del tempo supplementare. Poi quel gol pochi istanti prima del fischio finale: Dybala sorprende tutti e con un sorriso sarcastico regala tre importanti punti ai bianconeri. «Non è possibile», è l’urlo unanime che si sente fra le strade di Napoli. Ognuno nelle proprie case ad assistere a quel match stregato dove gli inseguitori sembravano poter rallentare la corsa, ma è solo illusione. E, ironia della sorte, quel risultato diventa ancora più duro da buttar giù dopo qualche ora, quando la porta azzurra viene violata ben quattro volte dai giallorossi: mai nel campionato in corso il Napoli aveva subito tanto. Non bastano il gol di Insigne e quello di Mertens in apertura e in chiusura del match, perché questa volta quella difesa quasi invalicabile è venuta meno. E preso di mira soprattutto Mario Rui: «Un gol e un assist anche in questa partita. Ma non ricordava di aver cambiato squadra stasera?», «Questa è certamente la miglior partita di Rui con la maglia della Roma», commentano i tifosi azzurri sul web con aria di scherno mista a disperazione dopo le recenti parole del suo agente.

 
Per qualcuno il sogno si è infranto, altri continuano a sperare, ma quasi tutti si sfogano sui social nella notte insonne. E c’è anche chi rimpiange l’uscita dalle coppe ora che il traguardo sembra essersi fatto d’un botto lontano: «La tattica di farsi eliminare dalle coppe comincia a dare i suoi frutti», «Ora siamo fuori da tutto», sono le critiche che piovono accanto alle lacrime per la sconfitta. E amari anche i numeri del match: gli azzurri hanno centrato 13 volte la porta di Allison per arrivare due volte in rete, e hanno concesso 5 volte lo specchio della loro porta per incassare quattro gol. Una statistica che fa mangiare le mani ai napoletani, una serata storta in un campionato in cui non si può sbagliare nulla.


Ma la nota che fa brillare gli occhi nonostante i punti persi è quell’applauso dei 40mila del San Paolo, quel vibrare di emozioni per dire grazie a una squadra che ha fatto sfiorare un sogno che manca da troppo in questa città; un gruppo che ha fatto più di quanto prevedibile a inizio stagione, tanto che dopo undici vittorie consecutive la seconda sconfitta in campionato sembra una disfatta. Restano invece le grandi imprese dei ragazzi di Sarri, quei record che hanno fatto la storia e che meriterebbero di essere coronati a fine stagione con un titolo. Ma c’è ancora strada da fare, e non è detta l’ultima parola. Infondo lo sanno anche i napoletani, nonostante la delusione della sconfitta e la brusca caduta mentre con il dito toccavano il cielo sempre più azzurro. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino