Da Osimhen a Raspadori e Simeone: le infinite strade dei gol azzurri

Da Osimhen a Raspadori e Simeone: le infinite strade dei gol azzurri
Le infinite strade del Napoli per arrivare al gol. Soluzioni molteplici, tutte efficaci: uno dei segreti degli azzurri di Spalletti in quest'avvio di stagione, sempre vincenti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Le infinite strade del Napoli per arrivare al gol. Soluzioni molteplici, tutte efficaci: uno dei segreti degli azzurri di Spalletti in quest'avvio di stagione, sempre vincenti a settembre tra campionato e Champions League (5 successi in 5 partite), è rappresentato proprio dall'imprevedibilità offensiva, dalle tante chiavi usate per scardinare le difese avversaria.

E contro il Milan si è avuta l'ennesima dimostrazione della straordinaria forza del Napoli, insieme all'impenetrabilità difensiva con un Meret straordinario e una grande linea difensiva a partire da un super Mario Rui da terzino sinistro. Cinque le reti subite (come Juve, Lazio) e seconda migliore difesa alle spalle dell'Atalanta (finora già tre clean sheet in campionato) e in Champions una sola rete subita dal Liverpool e porta inviolata con i Rangers.

Al Meazza è stato decisivo Giovanni Simeone con un gol di testa, il Cholito ha protetto palla e avviato l'azione allargando sulla sinistra e impattando poi alla grande il cross perfetto di Mario Rui. Il quarto gol di testa del campionato ma arrivato con modalità diverse rispetto a quelle precedenti: Kvaratskhelia il gol al Bentegodi l'ha segnato di testa chiudendo sul lato opposto il cross perfetto dall'altra fascia di Lozano, Kim è stato implacabile due volte con lo stacco aereo da calcio d'angolo. E il Napoli con i due gol al Meazza è arrivato a quota 15 e ha il miglior attacco della serie A insieme all'Udinese. Migliore attacco anche del girone di Champions League con 7 reti in 2 partite.

La forza offensiva del Napoli sta anche nei marcatori diversi, 11 dall'inizio della stagione. Il bomber è Khvicha Kvaratskhelia con 4 gol, tutti in campionato. L'imprevedibilità del georgiano è una delle armi in più del Napoli, la sua capacità d'inventarsi il gol con magistrali giocate individuali, come in occasione della doppietta al Monza. Poi Zielinski e Politano, tutti e due a quota 3 che sono anche i rigoristi della squadra azzurra (il polacco dal dischetto è andato a segno contro il Liverpool, l'ex interista nelle ultime due sfide contro Rangers e Milan). A quota 2 ci sono Osimhen, Simeone e Raspadori, i tre attaccanti centrali, e Kim, il difensore sudcoreano. Un rete l'hanno segnata Lobotka, Anguissa, Elmas e Ndombele.

Alla vigilia della sfida del Meazza il tecnico toscano aveva sottolineato che il Napoli non è Osimhen dipendente, spiegando l'importanza di dover saper fronteggiare tutti i momenti e superare le assenze. E il Napoli nelle ultime 4 partite è riuscito a vincere anche senza Victor Osimhen, l'attaccante nigeriano che fa la differenza più di chiunque altro nell'attaccare la profondità: contro il Liverpool è stato devastante proprio nell'aggredire gli spazi sorprendendo alle spalle i difensori di Klopp. Senza Victor al centro dell'attacco la via del gol si cerca in maniera diversa con Simeone e Raspadori. Anche il Cholito è bravo ad andare in profondità e ha nelle sue qualità anche la protezione della palla e la capacità di colpire nell'area piccola. Raspadori invece dialoga di più negli ultimi venti metri, cosa che non gli è riuscita contro il Milan e che invece aveva messo in mostra in occasione del gol realizzato a Glasgow contro i Rangers chiudendo alla grande uno scambio con Olivera. 

Ora c'è una maggiore varietà nelle soluzioni offensive: l'anno scorso le giocate decisive arrivavano in maniera particolare dagli assist di Insigne da sinistra e dai suoi cambi gioco per gli inserimenti a destra di Lozano e Politano, oltre che dalla profondità centrale di Osimhen. Ora invece pur restando immutate le caratteristiche di base, a partire dal palleggio e dalla pericolosità sulla sinistra (lì ora c'è Kvara) ci sono ulteriori soluzioni per arrivare al gol. E in termini realizzativi come l'anno scorso, quando c'era Fabian Ruiz che chiuse a 7 gol in campionato, c'è già stato un contributo importante dei centrocampisti anche in questa stagione con Zielinki a quota 3 e Anguissa, Lobotka, Ndombele e Elmas che hanno segnato un gol a testa. 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino