Unico padrone del pallone capace di incarnare le figure di zio Paperone e all'improvviso quella di Gastone: smisurato nella ricchezza ma fino ad adesso sempre sobrio nella...
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C'è poi da fare i conti con il prossimo mercato e con due potenziali super plusvalenze: quelle per le probabili cessioni di Koulibaly e di Jorginho. I due, pur senza clausola, sono l'oggetto del desiderio rispettivamente di Chelsea e Manchester City. De Laurentiis, fino a qualche giorno prima dell'accordo con Ancelotti, stava trattando la loro cessione rispettivamente a 80 e a 60 milioni. Considerando che il senegalese è arrivato dal Belgio per circa 7 milioni e l'italo brasiliano è stato pagato (a rate) al Verona 11 milioni, anche qui i conti sono presto fatti. Ma non è finita: come nell'anno di Cavani e di Higuain, tutte le entrate saranno reinvestite. E tra gli introiti anche quelli dei due giocatori con clausola a un passo dall'addio: Mertens (28 milioni) e Callejon (25 milioni). È la fine di un ciclo. Tenendo conto anche dell'annunciata partenza di Hamsik per la Cina (più o meno altri 25 milioni).
Dunque, tirando le somme, 350 milioni di euro per la prossima campagna acquisti. Che si annuncia, a questo punto, epocale. Benzema, Vidal, David Luiz sono solo i primi nomi sulla lista: che tradotti, vuol dire che il monte degli ingaggi lieviterà dagli attuali 80 milioni ad almeno 120 o 130 milioni di euro. E anche questa è una svolta clamorosa: perché il tetto degli stipendi, fino ad adesso, è stato di 4,5 milioni (Hamsik e Mertens) con la punta massima toccata per una sola stagione da Cavani di 6,5 milioni. Vidal, per citare il nome del cileno, ha 30 anni e un contratto col Bayern fino al 2019 e ingaggio da 7,8 milioni netti a stagione. De Laurentiis ha sempre bocciato questo genere di operazioni: va bene il cartellino alto (che può essere ammortizzato) ma non lo stipendio, che è un solo un costo.
Senza dimenticare un altro ostacolo tra il Napoli e i big: i diritti di immagine. Che per avere questi top player che l'arrivo di Ancelotti garantisce, vanno rinegoziati. Insomma, il portafoglio che fino ad adesso ha seguito più il calcolo che la passione, ha cambiato strategia. Per la gioia dei tifosi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino