Napoli super, Anguissa è il motore ma è già sos per la Coppa d'Africa

Napoli super, Anguissa è il motore ma è già sos per la Coppa d'Africa
Lo hanno aspettato con pazienza. Con continue carezze. «Certo, aspetta le eventuali offerte Premier prima...». Il Napoli non poteva fare diversamente per acciuffare...

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Lo hanno aspettato con pazienza. Con continue carezze. «Certo, aspetta le eventuali offerte Premier prima...». Il Napoli non poteva fare diversamente per acciuffare Anguissa: prestito per 500 mila euro e riscatto non obbligatorio. Ma che sarebbe da matti non esercitare. Non ha senso, però, pensare di riscattarlo prima del 30 giugno: la cifra è definita, averlo a titolo definitivo costerà 15 milioni di euro. Ma Anguissa sta davvero colpendo tutti: è proprio l’ultimo tassello del puzzle, l’incastro mancante. Con i giusti paragoni, il Ciccio Romano del Napoli 86/87. Serviva un regista e fu pescato tra i meandri della serie B. Come per Franck o Zambo, come preferite, preso dal Fulham retrocesso in Premiership.

Nessuno riesce a tenere il suo ritmo, nessuno riesce ad andare sull’uomo come Zambo. 20 sono stati i duelli contro la Sampdoria, cui vanno aggiunti 4 palloni intercettati e 3 seconde palle catturate. Numeri che contano. E che danno l’idea. Guardando al rendimento degli altri calciatori, è come se ce ne fossero due in campo: come se Spalletti potesse giocare in 12. Ed è quasi scontato che sia stato proprio lui quello ad aver corso più di tutti: 11.6 km, dei quali quasi un chilometro in sprint, sintomo di un’energia difficilmente replicabile. C’è da aggiungere, poi, il contributo nella fase offensiva. Concreto: 10 passaggi completati nella trequarti della Samp, solo Fabian Ruiz e Mario Rui hanno fatto meglio.

La mano di Spalletti c’è tutta: lo ha svincolato da compiti di prima costruzione e così Anguissa può marcare la differenza sfruttando il potenziale fisico a disposizione. Non è mai nel vivo dei flussi di gioco principali del Napoli, dai suoi piedi non devono passare palloni da pulire. Gli tocca, invece, andare a pressare alto per distruggere la prima costruzione avversaria. Per esempio, basta vedere il lavoro fatto l’altra sera con la Samp su Adrien Silva che ha condotto a più di una ripartenza letale per gli azzurri. La capacità del tecnico di cucirgli questo tipo di abito ha fatto sì che l’adattamento risultasse immediato e producesse questo tipo di prestazioni. Con la Sampdoria è stato il migliore in campo, i dubbi sono stati davvero pochi: ha sistemato le cose e rispetto all’anno scorso in Premier non perde un solo pallone. Non ci sono assist o reti da mettere a referto fino a questo momento: non è neppure il caso di chiedere alla luna di illuminare a giorno. Nel senso, non è quello che gli chiede Spalletti. Che aveva bisogno di un carroarmato là in mezzo agli armamenti leggeri e letali e lo ha avuto. 



Il Napoli comincia già a muoversi, pensando ad Anguissa e ai suoi impegni con il Camerun a partire da fine gennaio. Anguissa e non solo lui. Per De Laurentiis non è solo una questione di principio la prossima Coppa d’Africa che porterà via, per almeno 20 giorni (i ritiri iniziano subito dopo Natale) l’asse Koulibaly, Franck e Osimhen. Ovvio che tutto va rivisto, che questa Coppa da disputare a gennaio non ha più senso visto che la maggior parte dei calciatori gioca in Europa. Serve un intervento delle leghe e della Fifa. L’avvocato Enrico Lubrano, uno dei consulenti di De Laurentiis, ha spiegato «Il Napoli può far poco, le società sono obbligate a rilasciare i calciatori per le competizioni delle nazionali previste dal calendario internazionale. L’unica soluzione, di difficile realizzazione, è un accordo tra le squadre interessate e la Federazione per il rinvio delle partite di campionato previste nel periodo della Coppa d’Africa. I club che non rilasciano i giocatori vanno incontro a pesanti sanzioni», ha spiegato a Radio Punto Nuovo. D’altronde, tra 9 giorni ci sarà il nuovo esodo dei nazionali. Ecco, la linea potrebbe essere questa: il rinvio dei match previsti a gennaio. Con Juventus, Bologna, Sampdoria e la Salernitana. Ipotesi praticamente impossibile, anche perché la cosa non riguarda solo il club azzurro. E non c’è spazio nel calendario per tutti questi recuperi. 
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Il Mattino