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L'affetto di Napoli per gli argentini non comincia con Maradona. È una storia che inizia 18 anni prima del suo arrivo, quando a Fuorigrotta sbarcò Enrique Omar Sivori, che aveva lasciato la Juventus per indossare la maglia azzurra, portato davanti agli 80mila del San Paolo dal presidente Roberto Fiore. Poi Diego. E dopo di lui Lavezzi e Higuain. Il Pibe ha lasciato un segno e tenuto saldo questo legame, che si rinnova nei giorni del Mondiale che l'Argentina sta finalmente vivendo in maniera trionfale. Una partenza sbagliata, con la sconfitta contro l'Arabia Saudita. E poi l'esplosione, fino ai tre gol segnati alla Croazia in semifinale. L'Argentina, a prescindere dall'altra finalista di domenica 18 dicembre, è la grande candidata per la conquista della Coppa.
E ci piace che nel loro coro i tifosi argentini ricordino Diego. È un'emozione per tutti quei napoletani che hanno scelto di tifare per l'Argentina in un Mondiale ancora una volta senza l'Italia.
È questo il coro degli argentini che unisce Lionel e Diego, cantato l'altra sera dopo la vittoria sulla Croazia, intitolato Muchachos (Ragazzi).
«En Argentina nací, tierra de Diego y Lionel, de los pibes de Malvinas, que jamás olvidaré. No te lo puedo explicar, porque no vas a entender, las finales que perdimos, cuántos años las lloré. Pero eso se terminó, porque en el Maracaná, la final con los brazucas, les volvió a ganar papá. Muchachos, ahora nos volvimo’ a ilusionar, quiero ganar la tercera, quiero ser campeón mundial, y el Diego, en el cielo lo podemos ver, con Don Diego y con la Tota, alentándolo a Lionel».
«Sono nato in Argentina, terra di Diego e Lionel, dei ragazzi delle Malvinas che mai dimenticherò. Non posso spiegarvi, perché non si può capire, le finali che abbiamo perso, quanti anni le abbiamo piante. Però tutto questo è finito perché al Maracanà, la finale con il Brasile, l'ha vinta papà (la finale di Copa America 2021, ndr). Ragazzi, allora noi torniamo a sperare, voglio vincere la terza (Coppa del mondo, ndr), voglio essere campione del mondo. E Diego possiamo vederlo in cielo, con don DIego e la Tota (la mamma di Maradona, ndr), ad incitare Messi».
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