Un punto. Non ci sono coppe da alzare per questa stagione, non ci sono altri sogni da rincorrere: il primo anno di Ancelotti sembra concludersi prima del previsto e senza troppe...
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Tanti giocatori in campo sembravano senza carica: «Insigne insignificante, Fabian lento, Allan irriconoscibile, Ghoulam un fantasma, Maksimovic da serie C», «Ci vogliono giocatori bravi tecnicamente», commentano i napoletani sul web. L’amarezza travolge tutti e le critiche non risparmiano davvero nessuno. Addirittura in tanti augurano a Koulibaly di andare via per non vedere sprecato il suo talento in azzurro, dove non può sempre far brillare a pieno le sue qualità in un contesto mediocre: «Meriti di più, sei sprecato a Napoli», «Peccato che tu solo non basti, forse dovresti andare in una squadra migliore», «Sei tu il nostro capitano per il cuore che fai vedere in campo, ma da solo purtroppo non basti», si legge sui profili social del difensore. E qualcuno si rivolge anche al presidente: «Vendi questo Napoli e vai via», «Finché c’è Adl non vinceremo mai niente».
Ma il quadro è perfetto per la vendetta bianconera con gli juventini pronti a togliersi i sassolini dalle scarpe: «Ora nessun fuoco d’artificio a Napoli?», «Voi che martedì esultavate per l’uscita della Juve dalla Champions, come sono i quarti di Europa League?», «Siete usciti perchè volete lottare per lo scudetto?», «E il vostro sogno nel cuore?», «Potete festeggiare solo le sconfitte altrui perché le vittorie vostre non siete in grado di vederle». E così oltre il danno, la beffa: corrono nelle piazze virtuali centinaia di sfottò, parecchi anche poco carini scatenando la risposta del comico napoletano Peppe Iodice: «Se lo sapete fare potete pure sfottere, ma lo dovreste fare con l’umorismo, l’intelligenza, la sagacia come lo abbiamo fatto noi. Senza offendere… se ne siete capaci». Una brutta immagine per il campionato italiano che non ha più nessun club in lotta nelle competizioni europee. E anche in questi casi, pur con l’amaro in bocca, l’indole napoletana porta a reagire con l’autoironia: «In fondo dovevamo aspettarcelo, questa squadra non saprebbe rimontare neanche un tavolo smontato, figuriamoci una partita del genere», scrive sui social l’attore e regista Francesco Albanese. E chiude con una vena quasi poetica: «Così di giovedì santo invece di mangiarci a zupp’e cozz, c’amm magnat n’ata cosa il cui nome però è simile».
Il Mattino