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È giornata di entusiasmo, di parole grosse e di nessuna scaramanzia, quella che segue i sei gol all’Ajax in Champions di un Napoli che lascia increduli e nudi di fronte all’evidenza. Le polemiche dell’estate contro la società sembrano una cosa dell’anno passato e non dell’altro ieri. Tutto dimenticato, siamo in un eterno festivo.
«Talmente incredibile da non sembrare vero - dice lo scrittore Lorenzo Marone - Stiamo assistendo a qualcosa di unico nella storia del calcio a Napoli. È vero che i napoletani sono umorali per natura, lunatici, istintivi. Il cambio di umore e di giudizio sulla società è sempre un po’ affrettato, segue i risultati, ma c’è anche un miglioramento netto della dirigenza stessa, che in passato ha fatto qualche errore, e che negli ultimi tempo ha invece sbagliato pochissimo negli investimenti». «Una partita meravigliosa, una grande squadra - è il commento entusiasta dell’ex senatore, e giornalista, Sandro Ruotolo - Il Napoli ha dominato dal primo all’ultimo minuto di gioco. Dopo il loro gol al nono minuto, in altri tempi, avremmo mollato. Sono cresciute le motivazioni. È stata un’orchestra».
«Questa estate ho buttato acqua sul fuoco - annota Beppe Bruscolotti, grande difensore dello scudetto - i giudizi sulla società erano affrettati, prima di conoscere le cose è fuori luogo parlare e sparare sentenze. I nuovi acquisti hanno portato linfa nuova, hanno rigenerato il gruppo. Ad Amsterdam abbiamo fatto un’impresa storica. Non ha limiti, questa squadra. Può arrivare ovunque. L’amore per il Napoli, in città, è infinito. Vive di questo, Napoli. Quando arrivò Diego ci fu la stessa febbre». «Purtroppo non ho visto la partita - si rammarica Marisa Laurito - sono a Venezia per lavoro.
La pensa così anche il notaio Dino Falconio, scrittore e presidente della Fondazione Ravello. «Il rapporto tra la società e la città è stato ed è altalenante - dice - quello che è successo questa estate si inquadra in quei fenomeni di contestazione già vissuti. Ciò che conta sono sempre i risultati. E l’altra sera abbiamo visto un Napoli siderale, che gioca tanto bene da far sembrare scarse le altre. Trovo che stia nascendo un collettivo da capogiro. Ha fatto dimenticare a tutti i problemi. Il Napoli, in questo momento, ha l’effetto della bella giornata di Raffaele La Capria».
Non sta nella pelle, anzi nella voce, Nino D’Angelo: «Me la godo, me la godo – dice -. Sei palloni all’Ajax. Abbiamo pure esagerato. Ce ne potevamo tenere tre per la prossima partita. Una pagina bellissima. Vedere il Napoli che va ad Amsterdam a vincere in quel modo. Non è che siamo andati a Casavatore, con tutto il rispetto per Casavatore. Vedere il Napoli espugnare questo palcoscenico è una cosa che mi fa uscire pazzo. Un Napoli poi senza i grandi nomi, cioè con ragazzi che il nome se lo stanno facendo. Una squadra unita, bella. Poi vediamo che succede. La vita è adesso, dice Claudio Baglioni. Godiamocela. Io al presidente non devo dire niente, gli sono stato anche vicino quando era contestato. Mi dispiaceva molto. Ma adesso io a queste cose non ci voglio nemmeno pensare. Niente critiche, ci dobbiamo esaltare. Voglio stare esaltato».
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