E' durata mezz'ora la presentazione del Napoli nella piazza di Dimaro, aperta nel ricordo di Ciro Esposito, il tifoso ucciso a Roma. ...
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Benitez ha preso la parola per dire ai tifosi: «Lotteremo per vincere tutte le partite, ma ora tocchiamo ferro». Il capitano Hamsik: «Vogliamo fare tanto per questi grandi tifosi».
Un caso durante la presentazione dei calciatori, perché Insigne - seccato con il dirigente Lombardo che gli aveva chiesto di dire qualcosa in napoletano - non ha voluto salutare i tifosi del Napoli e ha raccolto qualche fischio, poi seguito dal coro «Lorenzo Lorenzo» e da applausi. Il procuratore del giocatore, Ottaiano, ha spiegato ai microfoni di Sportitalia: «Non ho sentito Lorenzo, ma credo che il suo silenzio sia stato una forma di rispetto nei confronti di Ciro Esposito».
La parola infine al presidente De Laurentiis, che dopo aver saltellato al coro «Chi non salta è juventino», ha detto: «Dobbiamo ringraziare Rafa Benitez. Mentre i miei colleghi cercano di trovare attaccanti, il nostro parco attaccanti già vale 250 milioni ed è inutile che fischiate, questa è la verità. Voi volete vincere? Io ho detto che quest'anno mi gioco lo scudetto insieme voi. Vi chiedo di essere vicini alla squadra: applauditeli sempre. Faremo altri acquisti e miglioreremo la rosa».
In mattinata, nel corso della presentazione della maglia azzurra, Lorenzo Insigne ha voluto chiarire il suo silenzio sul palco di Dimaro: "L'ho fatto per rispetto di Ciro Esposito, non volevo parlare ma me lo hanno chiesto all'improvviso. Io ho sofferto molto per la morte di Ciro e non me la sentivo di dire nulla sul palco". Il caso, se così può dirsi, si chiude. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino