Napoli, ADL punta i piedi su James: «Non cedo alle richieste del Real»

Napoli, ADL punta i piedi su James: «Non cedo alle richieste del Real»
Dopo la mattinata tra i tifosi, Aurelio De Laurentiis torna a parlare i microfoni di Radio Kiss Kiss. «È un ritiro tranquillo, sereno, come dovrebbero essere...

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Dopo la mattinata tra i tifosi, Aurelio De Laurentiis torna a parlare i microfoni di Radio Kiss Kiss. «È un ritiro tranquillo, sereno, come dovrebbero essere tutti i ritiri. Siamo concentrati a dare il meglio, sabato avremo la prima amichevole col Benevento di Christian Maggio e Roberto Insigne, potranno vederla tutti in chiaro su Sky».


«Questi ragazzi sono tutti straordinari, c’è voglia di fare bene. Il Napoli ha un’anima internazionale, ma l’ha sempre avuta da Maradona ad oggi. Abbiamo sempre avuto calciatori riconosciuti in tutto il mondo. Purtroppo abbiamo vinto poco nella storia, ma il calcio oggi è cambiato molto rispetto al passato», ha continuato. «Il Napoli ha perso tempo nei suoi primi cinquant’anni, io vorrei accontentare tutti i tifosi: mi fanno venire tanta amarezza, ma l’importante è l’appartenenza sociale e filologica a questa maglia. Siete napoletani, non potete non gioire di quanto fatto negli ultimi dieci anni in Italia o in Europa. A me dispiace se qualcuno non è soddisfatto, sarebbe facile vincere uno scudetto o una coppa e fallire subito dopo, ma non credo che questo sia un obiettivo dei tifosi. Ci sono napoletani insoddisfatti che si sono legati a Milan, Juve o Inter, ma noi andiamo avanti per la nostra strada»
 
Poi il mercato. «James? Il problema è fare i conti con il Real Madrid. Noi non cederemo alle richieste che troviamo ingiuste e non abbiamo fretta. Siamo già molto forti, dobbiamo solo fare colpi realizzabili: noi vogliamo comprare ma senza fare errori. Incontro con Wanda Nara? È una stupidaggine, l’ho incontrata tre anni fa e ora non ho alcuna intenzione di rifarlo. Mi è stato sufficiente quell’incontro. Icardi non rientra nelle nostre necessità, sarebbe un torto per gli altri attaccanti che abbiamo».

«In questo Paese tu parli e la gente non ascolta, forse fa finta, ma molto spesso i messaggi non sono chiari. La SuperLega? Credo ci siano state tante incomprensioni. Dell’ECA fanno parte oltre 200 club e si è contrapposta con grande fermezza a FIFA e UEFA reclamando il proprio importantissimo ruolo. Agnelli non vuole creare una Super Champions per pochi eletti, addirittura ha cercato di allargare le possibilità di partecipazione a club meno blasonati. Bisogna parlare chiaro e in fretta, ricordate quando parlavo di Platini e Blatter? È impossibile ragionare oggi per il 2024, è un tempo troppo lontano da noi. Dobbiamo far tornare i bambini allo stadio, questo sport è diventato noioso. Perché fare una Champions per grandi e una coppa per morti di fame come fosse un contentino? Dovremmo raggruppare tutti in un unico torneo», ha concluso.

 



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Il Mattino