Napoli. De Laurentiis: «La verità su Soriano. Con Sarri occorre pazienza. Napoletani delusi, ma avete visto la città?» | Commenta

Napoli. De Laurentiis: «La verità su Soriano. Con Sarri occorre pazienza. Napoletani delusi, ma avete visto la città?» | Commenta
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha parlato a Radio Kiss Kiss Napoli per far luce sulla vicenda Soriano, non arrivato ieri in azzurro (per un soffio)...

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Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha parlato a Radio Kiss Kiss Napoli per far luce sulla vicenda Soriano, non arrivato ieri in azzurro (per un soffio) nell'ultima giornata di calciomercato.




«Il problema è semplice - ha detto il patron partenopeo -. Soriano non è mai stato del Napoli per mesi. Era ormai del Milan, era legato a Sinisa. Altrimenti voleva non saperne nulla di Napoli. Poi loro hanno comprato Kucka dal Genoa. Ho sempre avuto un rapporto con Ferrero che lavorava per far arrivare il calciatore da noi ma poi mi diceva che non voleva venire. Al San Paolo ho incontrato Soriano nel salottino e gli ho detto: "Sei campano, della stessa zona della mia famiglia, in provincia di Avellino, non capisco perché tu voglia andare al Milan, dove non ti prendono più". Lui è un ragazzo perbene, un po' timido, e siamo riusciti a fare breccia. Non lo abbiamo mollato. Alle 22.20 è arrivato il suo ok. Ma per completare il contratto non ce l'abbiamo fatta in tempo».



«Perché il mercato non chiude alle 24? - ha proseguito -. Se noi siamo d'accordo e certifichiamo tutto, perché questo non fa fede? I contratti sono complicati, così è saltato anche Zuniga alla Samp. I tifosi devono capire che le cose devono essere fatte nel modo giusto. Mettiamo un notaio per certificare le negoziazioni. Questo è un Paese che ti fa fare le cose male, dove la burocrazia è presente a livelli totali. Come va a finire? Con Ferrero ci siamo detti di concludere tutto a gennaio».



«Sono deluso, non avvilito. Non sto comprando la Lazio, chi dice queste cose? Ci tengo alla mia napoletanità. Quest'anno al Napoli ho mantenuto i miei gioielli. Alla Juve ho chiesto Sturaro e Rugani: mi hanno detto di no. Volevano Hamsik e ho rifiutato 25 milioni».



«Sarri? Siamo passati da un centrocampo a 2 a uno a 3. C'è bisogno di tempo per il nuovo metodo di gioco, con linea difensiva molto alta. Ora facciamo due allenamenti al giorno e non più uno. Bisogna avere pazienza. Noi siamo arrivati più avanti del quinto posto lo scorso anno: se avessimo sbagliato



«Vorrei dire ai napoletani che si lamentano: ma avete visto la vostra città? Il porto commissariato, lo scandalo di Pompei dal 2002 a oggi... Vedete il patrimonio che non riusciamo a ottimizzare? Pensate alla convenzione per il San Paolo: è arrivata il 26 agosto ed è fino a settembre. Occorre fare qualcosa per dirsi orgogliosamente campani».



«Zuniga dove va? E' nostro. Se fossi tifoso del Napoli cercherei di portare positività, ma non per arricchire de Laurentiis, che l'anno scorso ci ha rimesso 11 milioni di euro. Io ho il dovere e il diritto di non far tornare il Napoli in tribunale».



«Comprare un altro difensore? Non si può compare tanto per comprare: quelli che abbiamo sono migliori, si conoscono. Chiriches è un ottimo acquisto. Se non ti danno Rugani o Romagnoli, dire chi sono i migliori difensori centrali non saprei... Non giochiamo con la difesa a uomo, ecco perché i nostri faticano molto e hanno bisogno di migliorare partita dopo partita. Abbiamo l'attacco più forte d'Italia».



«Chalobah? Forse sarà utlilizzabile tra un mese o un mese e mezzo. Stiamo cercando di potenziare una rete nuova societaria. Sto discutendo con 3 sindaci per trovare terreni dove portare la scuola del calcio, faremo un centro con 10 campi regolamentari, un albergo, palestre, piscine. Un discorso che va a braccetto con quello dello stadio». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino