Ancora fino a ieri l'Inter ha provato a convincere la Lega a spostare in altra data la semifinale di ritorno di Coppa Italia. Magari al 13 maggio. Ma la posizione del...
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PIEDI PUNTATI
D'altronde la finale di Coppa Italia va giocata il 13 maggio e non il 20 perché in quel giorno l'Olimpico sarà già stato consegnato alla Uefa in vista della gara d'esordio dell'Europeo, il 12 giugno. Insomma, nulla da fare. Ma va esaltato il ruolo super partes assunto da Dal Pino che non ha voluto ascoltare le ragioni (di parte) dell'Inter cercando un confronto diretto tra i due club. Anche la Juventus e il Milan avrebbero, di fatto, potuto sindacare la scelta di cambiare la data perché bianconeri e rossoneri saranno costretti, molto probabilmente, a giocare il retour match di Coppa a porte chiuse. Il ministero dello sport, in seguito all'emergenza Coronavirus, ha disposto il divieto di manifestazioni sportive da disputare a porte aperte fino al 1 marzo: quindi, è necessario un nuovo decreto del governo. Che potrebbe arrivare nelle prossime ore. Napoli-Inter al momento resta a porte aperte, ma è chiaro che scatterà il divieto di trasferta per i tifosi nerazzurri residente al Nord. E stesso provvedimento è atteso nelle prossime ore per la gara di sabato sera col Torino: si giocherà a porte aperte ma i supporters granata resteranno sotto la Mole. Questo sono le regole del calcio al tempo del Coronavirus. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino