Napoli Femminile, l'immagine vale sempre più della salvezza

Napoli Femminile, l'immagine vale sempre più della salvezza
Il Napoli Femminile, presieduto dal patron di Carpisa Lello Carlino, è al secondo anno in serie A. Nella scorsa primavera si salvò all'ultima giornata, adesso...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Il Napoli Femminile, presieduto dal patron di Carpisa Lello Carlino, è al secondo anno in serie A. Nella scorsa primavera si salvò all'ultima giornata, adesso è terz'ultimo. Lotta per restare nella massima categoria, tuttavia l'immagine vale più della salvezza. E quello che è accaduto sul campo di Cercola al termine della partita persa contro la Samp, con un gol delle doriane al 98’ e un arbitraggio più che discutibile, lascia il segno.

Basta leggere il comunicato del giudice sportivo Sergio Lauro: è un duro colpo per chi vive di lavoro e di immagine come l'imprenditore Carlino e per chi sostiene questo progetto. L'apertura di un cancello della tribuna dello stadio alle porte di Napoli, dove la squadra gioca in questa stagione, ha provocato l'ingresso in campo di un dirigente e di un gruppo di tifosi che hanno lanciato acqua e sputato verso la terna arbitrale. Quel dirigente, il direttore generale Nicola Crisano, si è dimesso pochi minuti dopo aver tentato di aggredire l'arbitro: è stato il suo modo di chiedere scusa, con il rammarico di un comportamento assurdo e di un addio a un bel gruppo di lavoro. L'arbitro e i suoi collaboratori sono stati costretti ad uscire sotto scorta dal campo di Cercola, cosa che pensiamo raramente accada nel calcio femminile. E non è tutto. La top player Soledad Jaimes, bomber argentina, ha preso tre giornate di squalifica per insulti all'arbitro. Non parla una parola di italiano, però il direttore di gara avrà capito benissimo quelle espressioni in castigliano. 

Carlino si è appassionato anni fa al calcio femminile grazie alle affettuose insistenze di Italo Palmieri. Ed è un mondo che non abbandonerebbe mai perché si è sportivamente innamorato di quelle ragazze, della loro passione, dei loro sacrifici. Ecco, non venga disperso questo patrimonio. A cominciare dalla prossima partita, lo scontro salvezza di domenica 7 novembre sul campo della Lazio. E soprattutto si porti sempre in alto l'immagine di Napoli, evitando certe vergogne.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino