Napoli-Fiorentina, Insigne pronto per il rush più importante della vita

Napoli-Fiorentina, Insigne pronto per il rush più importante della vita
Decisivo contro l'Atalanta, gol su rigore a assist al bacio a Politano per la rete del raddoppio azzurro. Lorenzo Insigne, dopo aver fatto la differenza a Bergamo, è...

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Decisivo contro l'Atalanta, gol su rigore a assist al bacio a Politano per la rete del raddoppio azzurro. Lorenzo Insigne, dopo aver fatto la differenza a Bergamo, è tra i più attesi contro la Fiorentina, la squadra di serie A alla quale ha segnato di più, 11 gol. E Lorenzo potrà essere uno degli uomini determinanti nel match di domani pomeriggio al Maradona contro la squadra di Italiano, la prima della volata scudetto: le ultime sette partite dell'attaccante di Frattamaggiore in maglia azzurra prima della nuova avventura a Toronto nel campionato Mls. Un finale di stagione in cui potrà essere determinante con la sua qualità: finora otto gol in campionato, sette su rigore, e sette assist.

Contro i viola il capitano azzurro tante volte ha lasciato il segno, a cominciare dalla doppietta firmata nella finale di coppa Italia vinta all'Olimpico ne 2014, le sue prime reti contro la Fiorentina. Altre due doppiette di Lorenzo, quella nel 4-3 al Franchi, la prima partita del campionato 2019-2020 e l'ultima nel 6-0 della stagione scorsa al Maradona. Tante volte decisivo nei match a Fuorigrotta, come nella sfida del 2018-2019 vinta dagli azzurri con un suo bellissimo gol a dieci minuti dalla fine sull'assist di Milik. L'ultima rete contro la Fiorentina l'ha firmata la penultima giornata dello scorso campionato: al Franchi ribadì in porta la respinta di Terracciano sul suo calcio di rigore. E un altro penalty contro i viola il capitano azzurro l'ha sbagliato quest'anno nel match d'andata, sulla ribattuta Lozano ha poi messo a segno il gol del vantaggio del Napoli finito poi con il successo per 2-1 (reti di Callejon, che domani partirà in panchina con la Fiorentina, e Mertens). 

Il ricordo più brutto di Insigne legato alla Fiorentina è il grave infortunio al ginocchio che subì nella sfida al Franchi del 9 novembre 2014: la rottura del legamento crociato anteriore nel primo tempo della partita che alla fine gli azzurri vinsero per 2-1. Fu operato il giorno successivo dal professore Mariani alla clinica Villa Stuart a Roma e rientrò in campo il 4 aprile all'Olimpico contro i giallorossi e poi venne convocato da Prandelli nell'Italia per i Mondiali in Brasile. E poi l'altro grande ricordo negativo della pesante sconfitta per 3-0 a Franchi del 29 aprile 2018, quella che sancì l'addio al sogno scudetto per gli azzurri di Sarri. 

Contro la Fiorentina comincia la volata finale, la prima di due partite consecutive al Maradona: sei le reti, tutte su rigore, messe a segno in questo campionato nei match casalinghi. Lorenzo che contro l'Atalanta è riuscito subito a risollevarsi dopo la grande amarezza del ko con l'Italia contro la Macedonia del Nord, sconfitta che ha tagliato fuori gli azzurri dai Mondiali in Qatar, una partita in cui Lorenzo deluse come tutti gli attaccanti. A Bergamo il riscatto, una grande prestazione, una delle migliori di tutto il campionato, insieme a quella all'Olimpico contro la Lazio quando fu decisivo con la rete dell'1-0, l'unica su azione del campionato, e l'assist a Fabian Ruiz per la rete del 2-1 all'ultimo istante. 

Il tecnico lo ha sempre sostenuto e difeso nei momenti di difficoltà. «Il prossimo rigore lo tira Insigne, per secondo Lorenzo, per terzo il capitano e poi di nuovo il numero 24», disse Luciano Spalletti dopo il suo errore dal dischetto contro il Torino, il terzo del campionato dopo quelli con il Venezia e la Fiorentina. «L'unico problema con Insigne è che tra tre mesi non sarà più a Napoli», disse l'allenatore toscano prima della conferenza stampa contro l'Udinese ribadendo ancora una volta quanto lo ritenesse importante per la squadra azzurra. E il capitano del Napoli è pronto più che mai a dare la carica per questo finale di stagione, a cominciare dalla sfida contro la Fiorentina.

Spalletti lo ritiene fondamentale per il Napoli non solo per le grandi qualità tecniche ma anche per lo spirito di sacrificio, lo straordinario contributo che dà nei rientri sulla fascia per assicurare l'equilibrio alla squadra: inventa quando c'è da inventare, copre quando c'è da coprire. Il primo a dare l'esempio in fase di non possesso con i recuperi per dare una mano in copertura a Mario Rui sul suo lato. Perfetta l'intesa tra il capitano e il terzino portoghese, su quella fascia il Napoli spinge molto creando la superiorità numerica in fase offensiva ma nello stesso tempo dà sempre segnali di grande compattezza. E ora la sfida contro la Fiorentina di Italiano che gioca con il 4-3-3: a destra il terzino dei viola sarà Venuti, mezzala sul centro-destra Castrovilli, esterno d'attacco Ikonè. Il capitano azzurro potrà essere l'ago della bilancia, punta a un grande match contro i viola e a colpire ancora, cinque le reti messe a segno nelle sfide a Fuorigrotta: Lorenzo vuole continuare la serie nel suo ultimo Napoli-Fiorentina prima dell'addio di fine stagione. 

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Il Mattino