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Gattuso ha apprezzato i ripetuti gesti di distensione che De Laurentiis ha fatto nell’ultima settimana. Ieri il presidente non era a Granada ma era più che giustificata la sua assenza: non solo la lunga trasferta nel sud della Spagna ma soprattutto il lungo lavoro al tavolo della Lega Calcio per cercare una intesa sui diritti tv del prossimo triennio e sull’ingresso dei Fondi nella media company. Insomma, da capitano di industria (l’industria è il Napoli) ha ben altro di cui occuparsi in queste frenetiche ore. Gattuso ha apprezzato la presenza sia a Bergamo che nelle ore che hanno preceduto il big match con la Juventus. «Siamo una grande famiglia e i malumori ogni tanto possono capitare». Ma Gattuso ha apprezzato soprattutto la scelta della squadra di andarlo ad abbracciare dopo il match, come testimonianza di qualcosa che a lui (ma anche alla società) era molto chiaro ma che magari non lo era all’esterno: «Siamo tutti uniti con Gattuso», ha detto Politano. Ed è quello che ribadisce il ds Giuntoli nel ventre dello stadio di Granada parlando a SkySport: «C’è sempre stata grande serenità, unità di intenti, abbiamo passato un periodo un po’ travagliato, ma in tutte le migliori famiglie ci sono piccoli disguidi che, poi, vanno sempre a posto. In tutte le famiglie di qualità si va al confronto e, poi, si esce sempre più forti. In questo momento pensiamo di esserne usciti un po’ più forti da quello che è successo. Con Rino arriveremo fino alla fine». Insomma, tutto come prima anche se l’argomento del rinnovo del contratto non può tornare al centro della discussione. Almeno non adesso. C’era una intesa scritta, definita in ogni dettaglio, che lo studio legale Grassani - dopo l’ok della consulente ai diritti di immagine della Filmauro avv. Ponti - aveva inviato ai legali di Gattuso il 12 gennaio. L’ultimo incontro per la fumata bianca non c’è poi stato e quel contratto è rimasto lì, senza le firme.
Il futuro? Difficile poter fare previsioni.
Il Mattino