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Non ci fu pareggio più sofferto e bello contro l'Inter di quello di dieci anni fa, quando l'1-1 con la squadra che un anno prima aveva firmato il Triplete riportò il Napoli nella élite del calcio. Era il 15 maggio 2011, in sessantamila al San Paolo per spingere gli azzurri verso la conquista del punto che avrebbe consentito di assicurarsi il terzo posto alla penultima giornata di campionato e di qualificarsi per la Champions League dopo ventun anni.
L'ultimo accesso al torneo - allora si chiamava Coppa dei Campioni - risaliva al 1990, anno del secondo scudetto: azzurri eliminati ai rigori dallo Spartak Mosca nei giorni in cui stava avvenendo lo strappo, non più ricucibile, tra il Napoli e Maradona. Quella stagione 2010-2011 fu nel segno di Cavani, autore di 26 gol in 35 partite, assente nella gara contro l'Inter di metà maggio come l'altra punta Mascara.
La sfida di domenica 18 aprile è sempre nel segno della qualificazione Champions, ovviamente per il Napoli, perché l'Inter, con 11 punti di vantaggio sul Milan, è ormai a un passo dallo scudetto. Gattuso e i suoi uomini non possono permettersi passi falsi al Maradona, dove hanno vinto le ultime sei partite (Fiorentina, Parma, Juventus, Benevento, Bologna e Crotone), se vogliono restare in corsa per uno dei posti d'élite. Ci vorrebbero i sessantamila che dieci anni fa intimorirono quell'Inter e diedero la carica a quel Napoli.
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