Gli azzurri saranno tra i primi a scendere in campo, il 14 giugno, per il ritorno della semifinale di Coppa Italia contro l'Inter: il Napoli è favorevole alla soluzione...
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La notizia della ripartenza era quella che aspettava Gattuso e che attendevano i calciatori (il club azzurro è tra quelli che ha sempre spinto per la ripresa): il tecnico l'ha appresa dalla tv, ora intensificherà le sedute di allenamento, il programma era già pronto perché come data orientativa di ripresa c'era già quella del 13 giugno: Ringhio entrerà sempre più nella testa dei calciatori, visto che gli azzurri avranno subito in programma una delle partite più attese, quella al San Paolo con l'Inter (successo azzurro per 1-0 all'andata) che vale la finale di Coppa Italia a Roma.
Per il Napoli, quindi, prima partita tra 17 giorni. Lavoro collettivo che da oggi comincerà a diventare più intenso con le prime partitine cinque contro cinque su spazi ristretti e subito dopo, probabilmente lunedì, le partitelle a campo largo undici contro undici, quelle che serviranno per simulare l'intensità delle partite alla ripresa. Senza la possibilità di disputare amichevoli questa è l'unica strada possibile per arrivare al più presto in forma. I carichi di lavoro comunque continueranno ad essere proposti con step successivi per preservare gli azzurri dal rischio infortuni. Oggi nuovo ciclo di tamponi per il gruppo.
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Ora entreranno nel vivo anche le altre situazioni in sospeso: il taglio stipendi e i rinnovi. Gli azzurri attendono di essere convocati da De Laurentiis per discutere sui tagli e trovare una soluzione: al momento non hanno ricevuto gli stipendi di marzo e aprile ed attendono che ora venga pagato maggio. Con l'ok ufficiale alla ripartenza della serie A questa tematica entrerà nel vivo. Altra situazione da affrontare adesso è quella dei rinnovi, a cominciare dai due azzurri in scadenza il 30 giugno 2020, Mertens e Callejon. Con il belga il discorso è avviatissimo e va ora concluso con la firma. Tutto fermo invece con lo spagnolo, ormai verso l'addio: la Fifa ha fissato una linea guida generale sulla proroga degli accordi in scadenza fino al termine della stagione ma non è stata sancita una norma e di questo aspetto dovranno parlare i singoli club con i calciatori. E poi ci sono gli azzurri in scadenza 2021: molto avanzata la trattativa con Zielinski con la firma vicinissima, ferma da tempo e complicata invece quella con l'altro polacco, Milik che ha diversi estimatori, a cominciare dalla Juve.
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Lo stadio di Fuorigrotta ripartirà quindi il 14 giugno per la sfida con l'Inter che si giocherà a porte chiuse (in chiaro sulla Rai). L'agronomo Castelli ha rassicurato sul manto erboso del San Paolo. «È normale il colore del prato: è una pratica che a fine maggio viene erogata perché deve perdere la vestizione dell'inverno. Per l'inizio del campionato sarà verde», ha detto a Radio Kiss Kiss. Il Napoli intanto ha sporto denuncia alla Polizia contro ignoti per un'incursione avvenuta l'altra notte al San Paolo nella zona spogliatoi in cui è stato sottratto un computer: il commissariato San Paolo sta procedendo sul fatto, ritenuto un episodio legato alla microcriminalità. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino