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Un'apnea lunga 50 giorni, iniziata il 3 gennaio a Cagliari. Nessuno in Italia ha giocato quanto il Napoli che domani a Bergamo va in campo per la quindicesima partita ufficiale in poco meno di due mesi. Una faticaccia che va coronata rimanendo aggrappati con le unghie alla zona Champions, perché stare ancora lì è per certi versi un piccolo miracolo, vista l'emergenza infortunati. Tra i tifosi monta la delusione per la prestazione di Granada, per la terza sconfitta nelle ultime quattro partite, per una eliminazione che appare molto probabile dall'Europa League. Ma i numeri vanno interpretati con serenità. Se i ko sono tanti in questa stagione, lo sono anche gli infortunati: una sorta di epidemia biblica negli ultimi tempi. Qualcosa di simile a una strage delle cavallette. Gattuso ieri ha lasciato la squadra a riposo: aveva deciso così dall'inizio della settimana e solo da stamane si tufferà sul big match con l'Atalanta. Ma a Castel Volturno gli azzurri troveranno tre sorprese ad attenderli: Koulibaly, Ghoulam e Demme sono pronti a riaggregarsi al gruppo.
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BUONE NOTIZIE
Nonostante la caduta in Europa League e i malumori per le amnesie nel gioco, De Laurentiis appare solido nella sua fede al tecnico anche perché ha imparato sulla sua pelle che è meglio non lasciarsi andare a sfoghi improvvisi.
IL RILANCIO O LA PAURA
È un bivio non certo per la panchina di Gattuso. È un bivio per la classifica, perché le pretendenti alla Champions hanno imposto un bel passo e sarebbe un errore non credere che Inter, Milan e Juventus siano così blindate. Certo, quella di Granada è l'immagine peggiore, che fa disperare a pochi giorni di distanza dalla prova furore e compattezza con la Juventus che rallegra il cuore. Che Napoli vedremo domani? Un 4-2-3-1 come sette giorni fa al Maradona? Probabile. Di sicuro nel 2021 il Napoli ha vinto solo a Cagliari e Udine, poi fuori casa ha perso a Verona e con il Genoa. Gattuso è convinto che sia un Napoli da Champions al completo. E forse qualcosa in più. Domani sarà invece ancora un Napoli decimato ma chiunque giochi serve tornare a fare la voce grossa. Perché le timidezze degli ultimi tempi certo non piacciono a nessuno. E se due azzurri tornano negativi, è positivo al Covid 19 un azzurrino della Primavera. Motivo per cui la gara di campionato prevista per oggi tra Salernitana e Napoli è stata rinviata a data da destinarsi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino