Napoli, senza il periodo nero c'è la media punti dell'Inter

Napoli, senza il periodo nero c'è la media punti dell'Inter
Sei vittorie, un pareggio e una sola sconfitta nel recupero contro la Juve: nelle ultime otto partite, dal derby con il Benevento del 28 febbraio al Maradona alla trasferta del...

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Sei vittorie, un pareggio e una sola sconfitta nel recupero contro la Juve: nelle ultime otto partite, dal derby con il Benevento del 28 febbraio al Maradona alla trasferta del Ferraris contro la Sampdoria, il Napoli è tornato a volare. La svolta con il ritorno di tutti gli infortunati, appena Gattuso ha riavuto a disposizione tutti gli azzurri della rosa il trend in campionato è tornato come quello della prima fase della stagione dall'esordio vincente a Parma fino alla partita contro la Sampdoria al Maradona quando il Napoli era terzo con 23 punti (uno di penalizzazione, poi tolto) a un punto dall'Inter e a 3 dal Milan. Una media punti in queste due fasi positive del Napoli di 2,38 a partita (43 punti in 18 partite), molto vicina a quella dell'Inter capolista che è di 2,46 (74 punti in 30 partite), una media, quindi, da scudetto. Gli azzurri hanno frenato nella seconda fase della stagione, quella caratterizzata dai tanti infortuni, dei due uomini chiave in attacco come Osimhen e Mertens assenti per un lungo periodo in cui si sono aggiunte le indisponibilità di altri uomini fondamentali a cominciare da Koulibaly e Fabian Ruiz.


LA FRENATA
La frenata del Napoli è cominciata nella gara d'andata del 16 dicembre al Meazza contro l'Inter, persa in maniera immeritata per 1-0, partita in cui s'infortunò Mertens alla caviglia, assenza in attacco che si aggiunse a quella di Osimhen, out dal match con il Milan. Contro il Torino, il Cagliari e lo Spezia oltre al nigeriano e al belga mancò anche Koulibaly e in tre partite di gennaio contro Fiorentina, Verona e Parma fu assente Fabian Ruiz per la positività al Covid-19. Poi il numero di infortunati ha toccato l'apice a metà febbraio con ben sette indisponibili contro Juventus e Atalanta (dopo quel ko per 4-2 il Napoli era settimo con 40 punti con quello di penalizzazione restituito a quattro lunghezze dal quarto posto occupato dalla Roma). Tante assenze in un momento cruciale della stagione con i tanti impegni ravvicinati tenendo presente l'Europa League e la coppa Italia e con Gattuso che si è ritrovato con gli uomini contati: tra fine dicembre e metà febbraio si è concentrato il momento più difficile del Napoli, quello in cui la formazione azzurra è stata bersagliata dagli infortuni. Da quando il tecnico ha riavuto a disposizione tutti gli azzurri, a cominciare da Osimhen, Mertens, Koulibaly e Fabian Ruiz, tutto è tornato a girare come prima. Terminato il tour massacrante di partite con il Napoli in campo ogni tre giorni proprio nel periodo in cui c'erano tanti indisponibili, Gattuso ha potuto nuovamente allenare tutta la rosa nella settimana tipo e i risultati si sono subiti visti. Gli uomini determinanti sono tornati in condizione ritrovando il ritmo partita, il tecnico ha potuto operare cambi in formazione ricorrendo al turnover e il Napoli è tornato a brillare.


IL RILANCIO
Nel momento decisivo per la corsa Champions gli azzurri hanno rimesso le marce alte e stanno tenendo il ritmo delle rivali: nell'ultimo turno di campionato hanno vinto tutte e il Napoli ora è quinto a meno due dall'Atalanta quarta in classifica, a tre punti dalla Juve e a 4 dal Milan, quatto punti più sotto degli azzurri la Lazio e cinque la Roma. Una corsa avvincente, otto partite decisive a cominciare dalle due ravvicinate al Maradona con Inter e Lazio: il Napoli dovrà mantenere questo ritmo ritrovato dal derby con il Benevento con tre vittorie casalinghe e tre esterne e con il pareggio che il Sassuolo riuscì a strappare negli ultimi secondi su calcio di rigore. Unico passo falso con la Juve, partita comunque equilibrata e che la squadra di Gattuso avrebbe potuto chiudere con un risultato positivo.


OSIMHEN UOMO CHIAVE


Il ritorno di Osimhen è stato fondamentale, preziosissimo il suo contributo per il successo sulla Sampdoria non solo per il gol del raddoppio ma per la sua capacità di dare profondità alla squadra. Un'assenza pesantissima per il Napoli da metà novembre per l'infortunio alla spalla subito con la sua nazionale, dopo il rientro ha avuto bisogno del tempo necessario per tornare in condizione e dal match di recupero con la Juve si è rivisto il vero Osimhen. Con Victor centravanti gli azzurri possono provare la giocata in verticale per sfruttare la sua forza nella corsa e in questo senso anche l'uscita dal basso può essere diversa con un lancio diretto per lui. Una soluzione in più importantissima per Gattuso che ha ritrovato il centravanti ideale per il suo 4-2-3-1, l'attaccante sul quale il Napoli ha investito tanto in estate acquistandolo dal Lille (valutazione 70 milioni). E negli ultimi venti minuti contro la Samp ha funzionato al meglio la coppia formata da Mertens e Osimhen, una soluzione che potrà tornare utile per spezzoni di partita o anche dall'inizio, in base al tipo di gara o di avversario. «Ha un ottimo rapporto con Rino Gattuso. Trattandosi dell'investimento più importante della storia del Napoli resterà in azzurro al di là anche di quella che sarà la prossima guida tecnica: Victor ha tanti anni di contratto che lo legano al Napoli e dunque resterà certamente», ha detto il suo agente William D'Avila a Radio Kiss Kiss Napoli. Osimhen è un ragazzo di grande sensibilità: ieri sul suo profilo instagram ha pubblicato una foto di una ragazza, senza una gamba, che vende bottiglie d'acqua in strada e ha lanciato un appello («Non esitate a contattarmi, se avete informazioni») per poterla aiutare. Victor da ragazzino vendeva anche lui bibite sulle strade di Lagos per guadagnare qualcosa prima di intraprendere la carriera di calciatore. Oltre a Osimhen l'altro azzurro che è mancato tantissimo a Ringhio è stato Mertens: il Napoli cominciò a perdere colpi proprio dopo il suo infortunio al Meazza con l'Inter. Domenica ci saranno tutti e due e Gattuso potrà scegliere di alternarli o di schierarli insieme.
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Il Mattino