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Questo Napoli è come la più classica delle medaglie: una faccia bella, splendente e brillante, capace di collezionare 8 vittorie consecutive; e un'altra opaca, impolverata, che invece è stata in grado di mettere insieme appena 8 punti nelle ultime 8 gare. Decisamente una miseria se si pensa all'inizio di stagione, alle fanfare, ai caroselli e a quelle notti di gloria che sembravano destinate a non finire mai.
È come se ad un tratto l'interruttore dell'energia si fosse spostato d'un tratto da on a off e la corsa a tutta velocità è diventata un piccolo trotto. Da un momento all'altro si è accesa la spia della benzina e sono venuti a mancare i rifornimenti e le gambe sono diventate pesanti. Anche per questo motivo sono venuti meno i risultati. Le ultime tre sconfitte di fila in casa sono un campanello d'allarme che preoccupa Spalletti e tutto il mondo Napoli. Certo, non può passare sotto silenzio la questione infortuni: tanti, tantissimi, che hanno falcidiato lo spogliatoio azzurri riducendo al minimo storico le opzioni per Spalletti. Quando a una squadra togli la spina centrale (Kouliblay, Anguissa e Osimhen) diventa durissima per tutti riuscire a tirare la carretta senza inevitabili passi falsi. Ai lungodegenti, poi, si sono aggiunti altri tanti piccoli microinfortuni (da Demme a Lobotka, da Insigne a Lozano) che hanno condizionato le scelte di Spalletti e reso a volte obbligata la formazione iniziale.
Nella classifica degli infortuni, quello di Victor Osimhen occupa sicuramente il primissimo posto.
L'ultima grande ombra di questo girone di andata del Napoli porta il nome di Hirving Lozano. Il messicano sta facendo una fatica enorme a incidere. Sembra essere diventato il gemello senza qualità di quel fulmine che con Gattuso spaccava le partite in due. Non solo non segna (appena 3 gol in stagione), ma soprattutto non riesce a legare con i compagni e con il resto degli attaccanti. Sembra un corpo estraneo al resto della squadra e anche alcune dichiarazioni (mal di pancia prima accusati e poi ritrattati) non lo hanno aiutato nel processo di integrazione.
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