I colpi di scena sono all'ordine del giorno. Ma senza un altro altolà del ministro Spadafora (che ieri ha sollecitato il comitato tecnico scientifico a valutare...
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L'ultima seduta il 12 marzo, quando ancora gli azzurri speravano di partire per Barcellona, per il ritorno degli ottavi di Champions. «Il training center di Castel Volturno è già pronto, noi anche siamo pronti. Pensiamo che alla fine si potrà riprendere il campionato. Per questo siamo rimasti tutti in città» ha detto a Sky il difensore Nikola Maksimovic. Da domani via all'ulteriore sanificazione degli ambienti. Chiaro, questo non significa che il campionato ripartirà. De Laurentiis sa che la decisione non è della Lega o della Figc. Vuol dire solo che il Napoli, e i calciatori sono d'accordo, ritiene che il prolungato periodo di inattività possa provocare delle conseguenze negative nel fisico degli atleti.
De Laurentiis ha iniziato a parlare con i calciatori del possibile taglio degli stipendi in caso di ripartenza. È stato a lungo al telefono con Lorenzo Insigne, il capitano, che poi ha informato il resto della squadra: se non si riparte, sarà necessaria una decurtazione degli ingaggi che potrebbe arrivare a 2 oppure 2,5 mensilità. In caso di ripartenza, anche degli allenamenti, il calcolo del taglio potrebbe iniziare dalla sosta iniziata il 12 marzo fino al giorno della ripresa. Insigne ha mostrato grande disponibilità: è evidente che in caso di stop la squadra non alzerà il muro sul taglio. Le cui dimensioni dovranno essere valutate a seconda di quella che sarà la decisione del governo e degli organi del calcio. Un inizio delle trattative sotto il miglior auspicio. Con la squadra che ha dato l'ok per tornare ad allenarsi.
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L'assemblea della Lega, l'1 maggio, ha ribadito la volontà di proseguire il campionato. Con ennesimo documento firmato all'unanimità (quindi anche da Cellino e Cairo). La parola al governo che attende il parere del comitato. Sui diritti tv la linea non cambia e si aspetta il pagamento dell'ultima rata di Sky e Dazn. Ricevuto il via libera dal governatore dell'Emilia Romagna Bonaccini, riprendono gli allenamenti Bologna, Parma e Sassuolo; c'è l'ok anche della Regione Sardegna per il Cagliari e del Lazio per Lazio e Roma. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino