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E' una brutta notizia quella della Salernitana costretta a cambiare il programma del ritiro di luglio e ad anticipare di dieci giorni la partenza dall'Abruzzo per evitare contatti con il Napoli. La ragione è ovviamente il timore da parte delle forze dell'ordine di contatti (e putroppo anche di scontri) tra le due tifoserie che seguiranno gli azzurri campioni d'Italia e i granata durante la preparazione.
E' una brutta notizia e merita una riflessione. Anzi, un intervento.
Su presunte cause e responsabilità di questa tensione è inutile tornare anche perché sono davvero incomprensibili. Ma è ora che seriamente le società e le tifoserie (le parti sane di esse, distanti da pericolose estremizzazioni) si mettano al lavoro per far sì che napoletani e salernitani si rispettino e possano condividere le emozioni dei prossimi derby allo stadio, senza dover subire il divieto di trasferta all'Arechi o al Maradona. Partecipando a un convegno sul calcio ad Agropoli, sono rimasto colpito da uno striscione esposto in centro da un negozio di frutta e verdura con un ringraziamento a De Laurentiis per lo scudetto e i simboli di Napoli e Salernitana. Ecco, è proprio impossibile pensare di avvicinare i due simboli della Campania e del Sud? E' proprio impossibile immaginare una normalità?
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