Napoli-Sassuolo, Raspadori sogna il gol dell'ex: la nuova veste dell'azzurro nello scacchiere di Garcia

L'anno scorso è stato l'uomo dell'ultimo minuto, quest'anno è partito dall'inizio e domenica prossima sfiderà il suo passato

Raspadori
L'anno scorso è stato l'uomo dell'ultimo minuto. Quest'anno è partito dall'inizio, ha fatto il suo dovere e domenica prossima sfiderà il...

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L'anno scorso è stato l'uomo dell'ultimo minuto. Quest'anno è partito dall'inizio, ha fatto il suo dovere e domenica prossima sfiderà il suo passato. È la storia recente di Jack Raspadori. L'attaccante ex Sassuolo nella passata stagione è stato spesso impiegato da Spalletti come alternativa al trio delle meraviglie in attacco. Quest'anno, Garcia lo ha lanciato nella mischia dall'inizio, dandogli e dimostrandogli fiducia. A prescindere dall'infortunio di Kvaratskhelia. Non a caso il tecnico francese, alla vigilia del match con il Frosinone allo Stirpe, aveva svelato che Raspadori avrebbe giocato comunque titolare, ma doveva ancora decidere se impiegarlo mezzala oppure nel tridente offensivo. Alla fine ha optato per la seconda ipotesi. Il gioiellino del Napoli e della Nazionale ha risposto presente, ha rispettato le consegne ed è anche andato in gol (sarebbe stato quello del vantaggio dopo il pareggio di Politano) se non fosse stato per un off side fischiatogli da Marcenaro che gli ha strozzato in gola l'urlo del gol. Tant'è.

Il suo lavoro, Jack l'ha comunque fatto e si candida ad essere una freccia importante nella faretra di Garcia. Con una nuova veste probabilmente rispetto all'anno scorso in cui – nonostante nelle rotazioni non partisse in prima fila – ha dato un pesante contributo in termini percentuali di gol pesantissimi per la splendida stagione degli azzurri. Appena due reti per lui in campionato (ed altrettanti assist). Entrambe pesantissime, giunte sempre allo scadere. Da sei punti, insomma. Il 90' fa paura... agli altri. Jack ha deciso il match al Maradona contro lo Spezia e sopratutto quello allo Stadium contro la Juve che di fatto ha definitivamente ipotecato lo scudetto per gli azzurri. Raspadori ha fatto meglio in Champions, mettendo a segno 4 reti nel girone di qualificazione, con tre servizi assistenza. L'anno precedente, invece, aveva raggiunto la doppia cifra con il Sassuolo – club in cui è cresciuto calcisticamente (lanciato in prima squadra dal suo mentore Roberto De Zerbi) – dietro a gente del calibro di Scamacca e Berardi. Domenica sera si troverà di fronte il suo passato ed il suo ultimo allenatore –  Dionisi – quando era in neroverde. Che sia dall'inizio o a partita in corso, Jack farà di tutto per brindare all'esordio sotto i riflettori del Maradona (che si preannuncia sold out) con un sigillo d'autore. Magari con il classico gol dell'ex...

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Il Mattino