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Il crollo del Napoli nelle tre partite della verità è stato inspiegabile. «Fatalmente non abbiamo modo di sapere dentro lo spogliatoio cosa sia successo. Per cui noi tifosi abbiamo e avremo sempre una visione parziale». Maurizio De Giovanni è uno di quei tifosi che considera quella di quest’anno un’occasione sciupata, buttata alle ortiche.
Annata quindi da dimenticare?
«Assolutamente no. Se vediamo al risultato finale è stata una splendida stagione».
Ma...
«Ma in realtà è stata un’occasione enorme, quasi irripetibile».
Quindi?
«Quindi abbiamo De Laurentiis che è stato chiarissimo.
I tifosi ci credevano.
«Colpa loro, a sentire parlare De Laurentiis. Sono i tifosi che si sono ingolositi. Mica il Napoli aveva l’obbligo di vincere lo scudetto. La cosa importante era la qualificazione Champions, solo quella. E si è visto».
Ma giocare in Europa è importante.
«Sicuramente. Come detto, se prendiamo la stagione nel suo intero, possiamo solo essere soddisfatti. Ma non è così. Il tifoso quest’anno non è soddisfatto. È venuto a mancare qualcosa, e i tifosi si chiedono cosa sia mancato. Perché non si è capito».
A cosa si riferisce?
«Hanno parlato di un Napoli che non correva, sulle gambe. Contro Fiorentina, Roma ed Empoli è stato offerto uno spettacolo da dimenticare. E poi che succede? ».
Che succede?
«Che il Napoli caccia la partita con il Sassuolo. Gli azzurri avrebbero vinto contro chiunque sabato scorso. Come è stato possibile? Noi tifosi non lo sapremo mai».
Ma i tifosi devono sostenere il Napoli?
«Noi siamo l’anello debole, inutile girarci attorno. Siamo il cliente. Che però nel calcio e a Napoli non ha sempre ragione. Anzi, dobbiamo solo pagare ma non abbiamo il diritto di protestare. Perché nel momento in cui critico vengo tacciato di poco amore. E credetemi, è una cosa tutta napoletana questa. Nelle altre città non succede. Siamo provinciali. Noi tifosi non abbiamo il diritto di chiedere di vincere. E dobbiamo festeggiare ed essere contenti per essere entrati in Champions».
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Il Mattino