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In altri momenti, neanche tanto lontani, Aurelio De Laurentiis sarebbe entrato negli spogliatoi del Napoli dopo una partita persa come quella contro lo Spezia - la terza di fila in casa - e avrebbe alzato la voce. Ha deciso di dare la scossa agli azzurri in un altro modo: una carezza e un messaggio di fiducia nel futuro. Alla ripresa del campionato, il 6 gennaio, la squadra giocherà contro la Juve a Torino ed è una partita da non fallire perché Allegri è a 5 punti da Spalletti e vincendo la prima gara del 2022 rientrerebbe subito in corsa per il piazzamento Champions. Proprio quello soffiato dalla Juve al Napoli al 90’ dello scorso campionato, quando la squadra e Gattuso mostrarono forti limiti caratteriali.
È una necessità per il club non fallire il piazzamento Champions per il terzo anno consecutivo e - questo il ragionamento del presidente che in questa stagione ha molto limitato le esternazioni, lasciando la ribalta a Spalletti - bisogna che il fronte sia compatto.
La malaugurata ipotesi di restare fuori dalla Champions per il terzo anno di fila nessuno qui vuole prenderla in considerazione. Soprattutto De Laurentiis per questioni di bilancio, dunque di prospettive economiche e tecniche. La squadra ha le spalle coperte e può serenamente lavorare per riscattarsi già nelle partite del 2022. È quanto si augura il suo presidente.
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