Napoli, Enrico realizza il suo sogno: foto con Mertens dopo la leucemia

Dries Mertens con Enrico e il fratellino Davide
Un abbraccio lungo e intenso, una stretta che probabilmente ha emozionato più il campione che il suo giovanissimo tifoso. Perché Dries Mertens di quel bambino se ne...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un abbraccio lungo e intenso, una stretta che probabilmente ha emozionato più il campione che il suo giovanissimo tifoso. Perché Dries Mertens di quel bambino se ne ricordava e sapeva da quale storia dolorosa era venuto fuori. Infatti, lui ed Enrico si erano già incontrati due anni fa circa, quando il bambino, ad appena cinque anni e mezzo, stava combattendo contro una leucemia scoperta qualche mese prima. E, nella fase iniziale della cura, per regalargli un giorno di spensieratezza, la famiglia lo aveva accompagnato al centro sportivo di Castel Volturno per fargli conoscere il suo idolo. Così Enrico a quell’appuntamento si era presentato indossando una mascherina, per difendere le vie respiratorie da eventuali infezioni, e un cappellino che copriva la testa rimasta calva sotto i colpi della chemioterapia. Per questo Enrico in quel periodo si sentiva un bambino diverso dagli altri. Perciò da quel momento il sogno del baby tifoso azzurro era stato quello di tornare a incontrare il suo calciatore del Napoli preferito da “bimbo normale”.

 
In quell’occasione il piccolo indossava anche una maglietta con la scritta #EnryTheLion, un hashtag coniato da uno zio per dargli forza. Ed Enrico in questi due anni ha lottato davvero come un leone, sopportando indicibili sofferenze, fino a sconfiggere la malattia. E una volta guarito, il suo primo desiderio è stato quello di poter rincontrare Dries Mertens. Così ieri il bambino, insieme con il papà Francesco e il cuginetto Lorenzo, è tornato a Castel Volturno e ha riabbracciato il folletto belga. Ma stavolta non c’era nessuna mascherina a coprirgli naso e bocca, mentre in testa poteva sfoggiare una folta chioma nera. Addosso, però, aveva di nuovo quella maglietta con l’hashtag coniato dallo zio, perché lui sarà per sempre Enry The Lion. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino