Napoli-Torino, è il solito Mazzarri: «Vorrei che gli arbitri riflettessero»

Napoli-Torino, è il solito Mazzarri: «Vorrei che gli arbitri riflettessero»
Serve la «partita perfetta» per affrontare un Napoli «quasi invincibile» e Mazzarri, quattro stagioni sotto il Vesuvio e una Coppa Italia storica per i...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Serve la «partita perfetta» per affrontare un Napoli «quasi invincibile» e Mazzarri, quattro stagioni sotto il Vesuvio e una Coppa Italia storica per i partenopei, l'ha preparata così. «Loro in casa non hanno punti deboli, ma in passato abbiamo dimostrato di sapercela giocare con tutti. Se riusciremo ad essere muscolari e rapidi in ripartenza - è la lezione del tecnico granata, sono convinto che li metteremo in difficoltà».


Non è facile per un allenatore che proprio a Napoli ha vissuto i momenti migliori della sua carriera mettere da parte le emozioni. «Quei quattro anni sono stati eccezionali, con un gruppo di ragazzi che sono cresciuti facendo cose stupende. Mi hanno dato tante soddisfazioni», ricorda Mazzarri che al San Paolo questa volta non ritroverà Hamsik. «Un uomo e un professionista da prendere ad esempio per tutti i giovani che vogliono fare questa professione», sostiene il tecnico.

Tra le emozioni e i ricordi di questa vigilia c'è spazio però anche per qualche polemica. Sono quelle che Mazzarri solleva quando gli si ricorda che domenica scorsa, contro l'Udinese, ha rimediato la quarta espulsione della stagione. «Riflettere io? Semmai devono farlo loro... - si sfoga - Dovrebbero pagare loro la multa, arbitro e quarto uomo, visto che non ho fatto niente. Ho quindi anni di carriera e spesso mi trovo davanti arbitri che hanno ancora il latte davanti alla bocca». Parole forti, ma pronunciate con tono pacato, prima di tornare al calcio giocato. «Stavolta la formazione l'ho già in mente - dice - Faccio le scelte in base a chi ha giocato bene la domenica prima e a come si sono allenati, senza guardare il cognome dei giocatori. Vale per tutti...». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino