Napoli vincente con l'effetto Mertens: è magico anche se non segna

Napoli vincente con l'effetto Mertens: è magico anche se non segna
Mentre i napoletani erano ancora intenti per metà a valutare se sul pareggio di domenica a Milano fosse più colpevole il sinistro di Milik o la manona di Donnarumma...

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Mentre i napoletani erano ancora intenti per metà a valutare se sul pareggio di domenica a Milano fosse più colpevole il sinistro di Milik o la manona di Donnarumma e per metà a cambiare residenza al volo al volo in modo da poter rientrare nella categoria di napoletani ammessi alla trasferta di Torino e poter dunque andare a sostenere gli azzurri fin dentro allo Juventus Stadium, a Fuorigrotta arrivavano quegli altri bianconeri, i friuliani, per sottoporre il Napoli e i suoi tifosi a una prova importantissima, quella dei parametri vitali. Dopo il pareggio insipido di San Siro, infatti, la squadra e i suoi tifosi erano più morti che vivi e come testimoniato dalla necessità di procedere con un pronto soccorso la depressione serpeggiava ovunque. E ha continuato a serpeggiare pure a partita iniziata, quando nessuno dei palloni pur indirizzati nella porta avversaria voleva entrare e entrava invece quello di Jankto dell'Udinese. Se non che, a un certo punto, Insigne fa gol. E questa non dovrebbe essere una grande notizia visto che di mestiere fa giustappunto l'attaccante e non il raccoglitore di percoche ma il fatto è che Lorenzino ci provava da mesi e dunque nemmeno il secondo gol del vantaggio momentaneo dei bianconeri poteva annullare l'effetto benefico di questo segno del destino.

 

Il Napoli doveva vincere. Era scritto. E a giudicare da come sono andate dopo le cose, tutto questo era scritto esattamente in faccia a Mertens. Ok, il diavulillo belga non ha fatto gol ma appena è entrato lui cose sensazionali si sono verificate, a Napoli e altrove. Innanzitutto il Napoli ha pareggiato con Albiol sfruttando un calcio d'angolo e, presumibilmente, pure qualche voto alla Madonna fatto in tal senso da qualche tifoso devoto. Dopodiché Milik ha portato gli azzurri in vantaggio e Tonelli ha chiuso ogni discorso menando dentro di testa il gol della quaterna vincente. Ma, soprattutto, dopo l'ingresso di Mertens in campo a Crotone ha segnato il Crotone. «E a nuie che ce ne fotte?» potrebbe dire qualcheduno estraneo, beato lui per un fatto di salute cardiaca, alle faccende del campionato italiano ma il fatto è che il Crotone stava giocando con la Juve e in questo modo il distacco con i bianconeri in classifica si riduce, permettendo al Napoli di andare a Torino per il big match con qualche punto in più e qualche paura in meno. Prendiamola come una simulazione valida per domenica: gli azzurri possono battere i bianconeri. Ci devono credere però! Leggi l'articolo completo su
Il Mattino