«Questa Italia era arrivata all'Europeo come un esercito di Franceschiello e riparte come una corazzata rispettata in tutta Europa: se continuiamo così torneremo...
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Buffon c'è cascato di nuovo a quattro anni di distanza, anche se probabilmente ha usato un luogo comune senza neanche conoscerne il significato. Già nel 2011, nel corso di un'intervista televisiva, aveva parlato di «esercito di Franceschiello» come sinonimo di esercito disorganizzato e male armato. «I soldati dell'esercito delle Due Sicilie, alla luce di quanto dimostrato da studi sempre più aggiornati e diffusi - replicano nella loro nota neoborbonici e comitati delle Due Sicilie - si comportarono in maniera eroica durante l'unificazione preferendo morire piuttosto che rinnegare la loro fedeltà alla loro patria napoletana e all'ultimo re napoletano (Francesco II di Borbone). A migliaia furono deportati e massacrati nelle prigioni e nei lager dei Savoia ed in particolare nella fortezza di Fenestrelle, in Piemonte». Proprio a Fenestrelle si è svolta una manifestazione a cura dei Comitati delle Due Sicilie e con la partecipazione di delegati neoborbonici provenienti da tutta Italia. «Queste dichiarazioni sono l'ennesimo esempio di luoghi comuni abusati e immotivati e che offendono una intera popolazione» si legge ancora nella nota. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino