Manifestanti uccisi in Nigeria, Osimhen e la bandiera insanguinata

Nigeria, «manifestanti contro il coprifuoco uccisi dalla polizia». Osimhen mostra una bandiera insanguinata
Ancora sangue in Nigeria. Amnesty International ha raccolto «prove credibili e inquietanti di un uso eccessivo della forza, che ha provocato la morte di manifestanti a...

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Ancora sangue in Nigeria. Amnesty International ha raccolto «prove credibili e inquietanti di un uso eccessivo della forza, che ha provocato la morte di manifestanti a Lagos». I nigeriani ieri sera sono scesi in piazza sfidando il coprifuoco, protestando pacificamente contro il governo. L'associazione, attraverso i suoi profili social, si esprime così: «Mentre continuiamo a indagare sulle uccisioni, Amnesty International desidera ricordare alle autorità che, in base al diritto internazionale, le forze di sicurezza possono ricorrere all'uso della forza letale solo quando strettamente inevitabile per proteggersi da una minaccia imminente di morte o lesioni gravi».

 

 

Il post di Victor Osimhen

È in parte merito dei calciatori Osimhen e Simy se, anche in Italia, oggi si guarda con attenzione a cosa succede in Nigeria. Dopo aver segnato nel corso dell'ultima giornata di Serie A, i due calciatori  africani hanno mostrato una maglietta con il messaggio "end police brutality in Nigeria" (basta con le brutalità della polizia in Nigeria). Proprio Osimhem, ieri sera, ha pubblicato una eloquente immagine su Twitter: la foto di una bandiera nigeriana sporca di sangue. L'ennesima denuncia, da parte del calciatore del Napoli, su ciò che sta succedendo nel suo paese natale.

 

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Il Mattino