Olimpiadi 2021: è boom dell'Atletica, la scherma fa flop

Olimpiadi 2021: è boom dell'Atletica, la scherma fa flop
L'Olimpiade più bella, più emozionante, più azzurra. Con tante luci e qualche ombra, oltre ad alcuni segnali per Parigi 2024. Dall'atletica alla...

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L'Olimpiade più bella, più emozionante, più azzurra. Con tante luci e qualche ombra, oltre ad alcuni segnali per Parigi 2024. Dall'atletica alla scherma, in cinque anni si sono ribaltate le posizioni di settori che hanno scritto la storia dello sport italiano.



L'oro degli ori: Marcell Jacobs, l'americano di Desenzano sul Garda, il re della velocità che ha conquistato il cuore degli italiani vincendo i 100 e la 4x100, spingendo detrattori da tutto il mondo ad azionare la macchina del fango. E poi Gimbo Tamberi, che ha preparato in cinque lunghi anni il salto d'oro: quel gesso che aveva alla caviglia sinistra, portato sulla pista di Tokyo, è stato la spinta più forte. I dieci minuti di domenica 1° agosto non li dimenticheremo mai: cari Jacobs e Tamberi, grazie ancora. I compagni di Marcell nella 4x100: Eseosa Fostine Desalu, Lorenzo Patta e Filippo Tortu, che a Parigi punterà all'oro nei 200. Luigi Busà, il ragazzo di Avola oro nel karate: si presentò in palestra perché era un bambino obeso, la sua storia sia d'esempio. Antonella Palmisano e Massimo Stano, marciatori partiti dalla Puglia e arrivati a Sapporo e all'oro della 20 km. I vincitori dell'inseguimento a squadre di ciclismo: il fenomeno Filippo Ganna, uno che sa spingere sempre cuore e muscoli oltre gli ostacoli, e i suoi compagni Simone Consonni, Francesco Lamon e Jonathan Milan. I velisti Caterina Marianna Banti e Ruggero Tita, le gemelle di fatto Federica Cesarini e Valentina Rodini vincitrici del primo titolo nel canottaggio femminile, Vito Dell'Aquila campione di taekwondo, altro bel volto di Puglia, che con la medaglia al collo ha sollecitato gli italiani a vaccinarsi.

I dieci ori promossi a pieni voti. Ma non solo. Greg Paltrinieri ha dovuto affrontare un infido avversario come la mononucleosi: valgono più di quanto realmente pesano l'argento negli 800 in piscina e il bronzo nella 10 km di fondo. Vanessa Ferrari, alla quarta Olimpiade, ha vinto l'argento nel corpo libero dopo infiniti tormenti fisici e non si ferma a 30 anni: punta a Parigi e all'oro. Un bronzo di grande sofferenza è stato quello di Maria Centracchio nel judo: un premio per il Molise. Diana Bacosi (argento) ha salvato la spedizione del tiro a volo. Lucilla Boari ha vinto il bronzo nel tiro con l'arco e ha dato una lezione di stile a chi l'aveva chiamata cicciottella a Rio, rivelando poi con naturalezza il fidanzamento con una collega olandese. Nel mondo sportivo, se prima dicevi Burdisso, pensavi a Nicolas, il calciatore argentino. Adesso Burdisso è Federico, che a 19 anni ha vinto due bronzi nei 200 farfalla e nella 4x100 misti.

Bravi i campani, anche se le ultime medaglie d'oro sono state vinte nel 2000 (Sydney, sport individuali: Pino Maddaloni e Max Rosolino) e nel 2004 (Atene, tre giocatrici nel Setterosa di pallanuoto). Luca Curatoli, argento nella prova a squadre, è il futuro - certo - della sciabola. Irma Testa ha vinto lo storico bronzo nel pugilato. Matteo Castaldo, Marco Di Costanzo e Peppe Vicino hanno riconfermato il bronzo di Rio: non era facile.

L'elenco non è lungo quanto i promossi, ma quasi. Un disastro la spedizione della scherma, in particolare il fioretto: non bastano l'argento di Daniele Garozzo e il bronzo della squadra femminile per salvare la faccia a un settore a pezzi, dilaniato dalle polemiche esplose contro il ct Andrea Cipressa pochi giorni fa, con la richiesta degli azzurri di sollevarlo dall'incarico. Il ciclismo si è esaltato grazie a Ganna & co. ma prima aveva rimediato figuracce su strada (flop di Vincenzo Nibali) e fuori: il ct Davide Cassani rimandato a casa dalla Federazione prima della fine del torneo olimpico con una banale scusa, di fatto preannuncio di esonero. Crollo per le squadre. C'erano grandi aspettative per le nazionali di volley, entrambe sono uscite ai quarti, con quella strana accusa del ct Davide Mazzanti alle sue ragazze: «Le avevo pregate di staccarsi dai social». La maschile aveva cambiato timoniere già prima di Tokyo: adesso tocca a Fefé De Giorgi. Il Settebello campione del mondo è crollato nei quarti (anzi, nel primo tempo dei quarti) contro i campioni olimpici della Serbia, veri giganti. Il lottatore italo-cubano Frank Chamizo sognava l'oro già a Rio: ha fatto un nuovo passo indietro, non confermando il bronzo e sollevando lui stesso dubbi sulle proprie capacità. Fuori Fabio Fognini al terzo turno del torneo di tennis, ha fatto notizia per le sue sparate: prima le allusioni sull'assenza di Matteo Berrettini e poi l'auto-insulto omofobo. La Federnuoto è stata la federazione che ha conquistato più medaglie, 7: sarebbero state di più se le performance di Simona Quadarella nei 1500 (bronzo negli 800, comunque) e Gabriele Detti nei 400 e negli 800 non fossero state deludenti. Argento a Rio, Rachele Bruni non si è ripetuta nella gara di fondo: 14.ma nella 10 km. Jessica Rossi, oro a Londra 2012 nella fossa olimpica, ricorderà Tokyo perché è stata la portabandiera con Elia Viviani: in gara, un disastro.


C'è una nazionale che è uscita ai quarti come quelle del volley e della pallanuoto ma il bicchiere nel caso dell'Italbasket va visto mezzo pieno perché il quintetto azzurro non si presentava ai Giochi da 17 anni. Daisy Osakue, discobola torinese di origini nigeriane, aveva fatto sognare dopo aver eguagliato il record del 1999 ma in finale è arrivata dodicesima: il futuro resta suo. La sedicenne Benedetta Pilato, campionessa europea e primatista mondiale sui 50 metri rana, ha fatto flop nei 100, schiacciata dal peso delle responsabilità e probabilmente dalla mancata assistenza dell'allenatore Vito D'Onghia, rimasto in Italia per ragioni burocratiche. Il judoka napoletano Christian Parlati può progettare Parigi 2024 dopo la prima esperienza olimpica.

Un napoletano su tutti: Alessandro Sibilio, arrivato ultimo nella finale dei 400 ostacoli, gara che passerà alla storia perché il vincitore Karsten Warholm, norvegese, ha stabilito il record del mondo con un tempo inferiore ai 46 secondi. Difficile fare meglio. E poi c'è un altro nome da segnarsi: tiro a volo, Tammaro Cassandro, il casertano che nella finale dello skeet - la specialità in cui suo zio Ennio Falco vinse l'oro ai Giochi del 1996 - è stato tradito dall'emozione. Federica Isola, 21 anni, bronzo nella spada a squadre, ha ampi margini di crescita lungo la via verso Parigi. Dove la staffetta 4x100 composta da Burdisso, Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi e Alessandro Miressi punterà all'oro: l'annuncio è stato fatto dopo aver vinto a sorpresa il bronzo nella vasca di Tokyo.



In Giappone l'ultimo atto per Aldo Montano, 42 anni, e Federica Pellegrini, 33, festeggiati da neo membro del Cio. Giorni affascinanti e difficili per le due icone. Mancheranno anche alle riviste di gossip: Montano ha da tempo messo su famiglia e la Divina ha ufficializzato il segreto rapporto con il suo tecnico Matteo Giunta dopo l'ultima gara. Il campione della sciabola ha guidato la squadra alla conquista dell'argento (quinta sua medaglia olimpica), Federica si è goduta la quinta finale nei 200 perché il podio era irraggiungibile: classe e forza di volontà non possono battere l'età delle avversarie e il cronometro.
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Il Mattino