Osimhen, il fratello critica il Napoli: quando i familiari entrano in campo

Osimhen, il fratello critica il Napoli: quando i familiari entrano in campo
Ed è arrivato anche il fratello di Osimhen. Non bastano evidentemente le polemiche, le emergenze, i problemi di quest'ultimo anno. Ancora una volta l'ambiente...

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Ed è arrivato anche il fratello di Osimhen. Non bastano evidentemente le polemiche, le emergenze, i problemi di quest'ultimo anno. Ancora una volta l'ambiente napoletano si deve trovare a fare i conti con i parenti dei calciatori. Un po' come il fratello di Higuain, lo ricordate? O anche, ovviamente in maniera più lieve, lo stesso fratello di Insigne all'epoca dell'ammutinamento. O ancora la madre di Cavani, la moglie di Allan. Napoli e il Napoli sono abituati per le invasioni di campo dei parenti. E quella di Andrew Osimhen, sentito a Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma, è soltanto l'ennesima intromissione, ma, c'è da giurarci, neanche l'ultima. 

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Il centravanti nigeriano si è trovato di nuovo nell'occhio del ciclone perché da diversi siti e dal popolo del web è stato dipinto come il professionista che avrebbe portato la variante sconosciuta del Covid-19 a Napoli. Cosa smentita dalle stesse autorità sanitarie. Ma Andrew ha detto la sua. «Osimhen ha portato la nuova variante a Napoli? Non penso che Victor abbia violato le regole anti-Covid: sono i parenti che sono andati a trovarlo». Queste ultime parole riferite al famoso video della festa di compleanno nella sua Lagos postato su Instagram. Un paio di giorni prima di tornare a Napoli e di ritrovarsi positivo al tampone. 

Poi il brother entra proprio nel campo tecnico, con critiche alla gestione di Victor; «Come sta ora? Sta molto bene, non penso che abbia altri problemi per ora. Mi sembra solo che il Napoli non giochi per il suo attaccante, la squadra non esalta le capacità realizzative di Victor e finché non sarà così lui non potrà segnare i gol che vuole segnare. Sicuramente stare fuori è stato penalizzante ma da quando è rientrato non è stato messo in condizione di esprimersi a meglio. Il Napoli deve giocare più da squadra e più per lui». 

«Sono molto triste, abbiamo visto tutti il club del padrone romano battere 4-1 la Juventus. Che strano, mi sbaglio o ha vinto la Juve 1-0? Sarà per la prossima. Continuate a fischiare e a gridare forte merda. Complimenti Gonzalo per quest’altra gioia e le palle enormi che hai». Uno dei tanti tweet di Nicolas Higuain, fratello e manager di Gonzalo, al vicepresidente del Napoli Edoardo De Laurentiis che in precedenza aveva pronosticato quattro gol contro la Juventus. E subito dopo il clamoroso passaggio alla Juve Nicolas era stato tranchant, per usare un eufemismo, addossando la colpa della decisione al presidente al De Laurentiis. «Ho sentito che ha parlato dei nostri incontri per il rinnovo di Gonzalo - disse - L’unica cosa che posso dire è che non siamo mai arrivati a un accordo perché la questione non era economica, ma di progetto e l'ho detto tante volte. De Laurentiis ci ha proposto un contratto importante con cifre più alte rispetto a quelle della Juve, ma il problema non erano i soldi». «Voglio che i tifosi sappiano che non è stata una questione economica, ma c’erano delle divergenze d’opinione enormi sul progetto col presidente De Laurentiis, con lui inoltre Gonzalo ha vissuto dei problemi personali di cui ho già parlato altre volte».

Antonio Insigne entrò duro contror Ancelotti, reo di aver mandato in tribuna il fratello Lorenzo durante la partita con il Genk. «Neanche le palle di dire la verità… un gol o un assist ogni 63 minuti… giusto, è poco brillante». Un riferimento alle parole del tecnico, che aveva giustificato la tribuna per il capitano proprio spiegando che non lo aveva visto brillante in allenamento. Erano i tempi dei dissidi della squadra con il tecnico, che poi scoppiò nel famoso ammutinamento. E l'altro fratello Marco postò una foto di Lorenzo e di Allan con il titolo «Guerrieri». Insomma, benzina sul fuoco. 

E la moglie di Allan che intervenne duramente nel novembre 2019 dopo un furto in casa. "Credo che adesso si stia davvero esagerando e io non ne posso più - scrisse sui social Thais -  Prima mio marito viene attaccato non per quello che fa in campo, ma per presunte accuse create ad arte da chi vuole distorcere la verità...e poi io vengo ogni giorno insultata sui social con parole dispettose...questa settimana anche mentre faccio la spesa. Ieri sera si aggiunge questa paura enorme! Gente che entra nascosti in casa nostra in pieno giorno, con me da sola a casa, poi mettendo caos sporcando tutto nella stanza dei bambini, la nostra intimità violata...Miei figli che piangevano terrorizzati! Da quando siamo arrivati a Napoli siamo stati accolti benissimo, ma ora la gente non può usare notizie false per fare cosi a una famiglia con bambini, questo non è calcio questo non è tifo...". Salvo poi ringraziare Napoli e i napoletani quando Allan si è trasferito all'Everton. 

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Il Mattino