Paganese, ultima chiamata del 2018 De Sanzo: «Dopo pensiamo al mercato»

Paganese, ultima chiamata del 2018 De Sanzo: «Dopo pensiamo al mercato»
Sembra essere uno strazio senza fine, un incubo cominciato nella gara inaugurale contro il Rende e che si chiuderà proprio contro i biancorossi, autentica sorpresa di...

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Sembra essere uno strazio senza fine, un incubo cominciato nella gara inaugurale contro il Rende e che si chiuderà proprio contro i biancorossi, autentica sorpresa di questa prima parte di stagione. Un girone d'andata deprimente, disastroso, il peggiore dell'era Trapani, il più delicato da quando la Paganese è in Serie C. 13 sconfitte in 18 partite, gli altri 5 sono pareggi: nemmeno il briciolo di una vittoria, neppure sfiorata in 18 partite. Un trend che definire da retrocessione sarebbe quasi un eufemismo, perchè in un campionato regolare neppure un miracolo riuscirebbe a salvare la Paganese, se messa così. L'anno solare degli azzurrostellati si chiuderà domani pomeriggio alle 16.30 a Rende, contro i biancorossi di Modesto che vogliono tornare a vincere dopo due gare senza successi. Match complicato per la formazione di De Sanzo, che spera in una scossa da parte dei suoi: «A Viterbo non abbiamo fatto male, purtroppo dobbiamo osare di più, l'ho chiesto anche alla squadra di non avere paura. Forse è per questo che non creiamo tante occasioni, ma diverse volte abbiamo tante potenziali chance per ripartire».


Assenti Scarpa e Della Corte, appiedati dal giudice sportivo rispettivamente per due e tre turni. Nonostante questo, De Sanzo sembra intenzionato a schierare ancora i suoi secondo il 4-3-1-2, con Cesaretti alle spalle delle due punte Parigi e Cappiello. In difesa torna Diop (Punzi è infortunato), si rivede anche Garofalo al posto di Della Corte. «Continuiamo con la difesa a quattro, anche perchè ho delle assenze pesanti. Scarpa sappiamo tutti che è un valore aggiunto per noi, anche Della Corte stava facendo bene ultimamente. Il mercato? Con la società ci siamo già confrontati, ne riparleremo nella sosta». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino