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Dopo una rincorsa durata un mese e mezzo, si ferma all'Allianz Dome la marcia della Givova Scafati che con il ko per 64-59 vede definitivamente allontanarsi il sogno Final Eight. Un sogno cullato dalla rimonta incredibile regalata da Attilio Caja e dai nuovi innesti, e che ha sperato fino alla fine anche contro Trieste di poter riuscire a mettere in atto la formazione gialloblù.
Un'involuzione inspiegabile rispetto per i campani rispetto al derby con la Gevi Napoli. Scafati rimasta a quota 59 punti, dopo averne rifilati 96 ai «cugini» al PalaMangano, anche a causa della serataccia coi tiri dalla distanza degli uomini di Caja. A cominciare da Logan (0/7), è stato firmato un 27% dalla lunga distanza che ha fatto tutta la differenza del mondo. In negativo.
L'unico senza polveri bagnate è Pinkins, top scorer con 21 punti.
L'inizio partita di Scafati è stato simile a quello del derby: in modalità gestione, rischiando poco e non segnando tantissimo.
Inspiegabilmente, però, la Givova Scafati si intestardisce con qualche giocata dalla lunga distanza, con tiri aperti ma purtroppo sbagliati e viene beffata dai ragazzi del coach Legovich che, passo dopo passo, hanno saputo ricostruire lo strappo e vincere nonostante i tentativi finali del quintetto gialloblù di non affondare.
Amaro il commento del coach, Attilio Caja: «È stata una serata poco brillante per noi dal punto di vista fisico - ha detto a caldo il tecnico - Questo ha avuto delle ripercussioni sulle nostre percentuali. È stata una partita negativa, abbiamo provato a mettere in campo l'energia difensivamente ma ci siamo riusciti soltanto in parte».
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