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Georgia fatale nella sciabola, Ucraina letale nella spada. Paralimpiadi di Tokyo amare per Rossana Pasquino, che conclude la sua prima partecipazione nella rassegna piu' attesa lontana dal podio. A stemperare il difficile momento il post emozionante su Facebook del maestro Carmine Carpenito, con il quale l'atleta delle Fiamme Oro si allena a Napoli.
«Cara amica, che onore e che orgoglio e che emozione «accompagnarti» lungo questo percorso. Sei riuscita ad arrivare là, dove nessuno credeva che potessi arrivare.
«Ad un certo punto la scena si è invertita e dopo un po' la tua dedizione e costanza ti hanno trasformato in qualcosa di ancora più grande e meraviglioso di quanto già fossi. Questo ci ha permesso di poter controbattere con i fatti a chi sosteneva l'impossibilità di quanto poi realizzato. Ti voglio ringraziare per quanto vissuto, per questo viaggio meraviglioso, meritavi quella dannata medaglia e, in un modo o nell'altro, io so che la otterrai».
Prossima tappa Parigi 2024. «Ci sarà da attendere ancora un po' e da lottare ancora un po', ma arriverà, perché alla fine di tutto, -io ne sono certo-, i buoni vincono!». Il Giappone e' gia' archiviato. «E così si conclude uno dei film della Disney: grazie per aver sognato!». La foto di Augusto Bizzi (ancora una volta) non è scelta a caso da Carpenito.
Non si fa attendere la risposta (sempre via Facebook) dell'atleta classe 1982, che unisce la Campania: nata ad Avellino, si allena a Benevento con Dino Meglio presso l'Accademia Olimpica Beneventana «Maestro Antonio Fuorno», napoletana ormai d'adozione: insegna al Dipartimento di Ingegneria, tesserata per il Club Schermistico Partenopeo.
«Maestro, credo che tu mi abbia detto qualche anno fa: «L'impossibile è solo ciò che non accade.....essere qui è stato semplicemente incredibile. Certo il bottino, se di medaglie si parla, è misero, ma noi sappiamo che c'è altro, e altro. Vi ho portato tutti alla Makuhari Messe con me a urlare in pedana. Avrei forse potuto fare di più, ma ho dato il massimo. Questo (sono certa) tu lo sappia. Ti voglio bene e grazie. La foto, chi se la dimentica», conclude Pasquino. Uscita di scena (nipponica) da vera campionessa.
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