Si è fermato nella serata più attesa: Higuain, devastante per tutta la stagione, è rimasto ingabbiato nella difesa bianconera, zero gol e zero tiri in porta,...
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Una partita diversa rispetto alle altre con il Napoli meno brillante in fase offensiva e così Higuain si è innervosito soprattutto nelle circostanze in cui l’arbitro Orsato non gli ha fischiato un paio di punizioni piuttosto evidenti. Niente da fare, una notte da incubo per il Pipita, quella in cui il Napoli ha conosciuto l’amarezza della sconfitta due mesi dopo la sconfitta di Bologna e dopo un filotto di otto vittorie consecutive. Ben altra notte per lui fu quella di Doha quando segnò una doppietta trascinando i bianconeri ai rigori: notte in cui il trofeo andò agli azzurri. Delude anche Hamsik, un solo tiro, il sinistro nel finale che sfiora l’incrocio. Lo slovacco marcato con grande determinazione da Khedira stavolta non riesce a ribaltare l’azione con incisività pur sacrificandosi in maniera evidente in fase difensiva. Una prestazione senza guizzi del capitano, nessun acuto particolare, nonostante il compito svolto tutto sommato in maniera diligente.
Però anche la sua stella non si è accesa e il suo apporto non è stato determinante come in tante altre occasioni in questo campionato. Una partita difficile, dura per i centrocampisti azzurri, impegnati nei duelli individuali con gli avversari: meno spazi e tempi per le giocate classiche agli attaccanti, i tagli offensivi che di solito fanno la differenza. È mancato il guizzo di Marek, la sua giocata capace di liberare una punta o la progressione nello spazio: frenato anche lui dalla disposizione difensiva molto attenta della formazione di Allegri. Notte amara per lo slovacco come per Gonzalo: aveva firmato a Torino l’ultimo successo del Napoli, il 3-2 in rimonta del 31 ottobre 2009 e messo il sigillo alla finale di coppa Italia vinta all’Olimpico con Mazzarri nel 2012.
Niente da fare, stavolta Hamsik non riesce a migliorare la serie dei gol segnati ai bianconeri in carriera.
Il Mattino