Posillipo-Roma Nuoto, la carica del figlio d'arte Tartaro

Andrea Tartaro
Giallorosso nel destino. Dalla Canottieri Napoli alla Roma Nuoto. «Un passaggio dovuto allo studio», spiega Andrea Tartaro, iscritto ad Economia e commercio alla...

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Giallorosso nel destino. Dalla Canottieri Napoli alla Roma Nuoto. «Un passaggio dovuto allo studio», spiega Andrea Tartaro, iscritto ad Economia e commercio alla Luiss. «Ormai Roma la sento mia, è il terzo anno che sono nella Capitale», ammette il pallanuotista classe 2001. Tornerà sabato 11 dicembre nella sua città, per affrontare il Posillipo (ore 16).

«Paradossalmente ho giocato più con la Roma che con la Canottieri, che continuo a tifare e seguire con tanto amore. La lontananza non spezza il mio legame con il Molosiglio», osserva il difensore, che tiene a precisare. ««Anche se le città, le emozioni, le partite, i ricordi sono diversi, i colori sono gli stessi», argomenta il giocatore che vanta in bacheca tre scudetti giovanili, medaglia di bronzo iridato e argento mondiale under 20.

Figlio d’arte. «Papà mi ha trasmesso l’amore per questo sport. Giocava in porta e ha vinto lo scudetto con la Canottieri nel 1990». Sobbalzato alle cronache di recente, medico e chirurgo plastico ed estetico, nonché professore ordinario e direttore della Struttura Operativa Complessa di chirurgia maxillo facciale presso l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, Gianpaolo Tartaro ha operato l’attaccante nigeriano del Napoli. «Victor Osimhen spero rientri il prima possibile. Ci serve! Perché il sogno deve continuare», auspica Andrea, grande tifoso azzurro, che crede nel tricolore di Dries Mertens e compagni, nonostante la lotta al vertice sia agguerrita con Milan, Inter e Atalanta.

Sulle gradinate della Scandone (parzialmente) riaperta non mancheranno papà Gianpaolo e mamma Adele (titolare del negozio Carmagnola a via Chiaia). «Ci saranno entrambi, poiché non vedono una partita prima dell’emergenza pandemica»», assicura soddisfatto il player numero 6. Per Tartaro junior si tratta della seconda sfida a Fuorigrotta contro i rossoverdi. «Giocai due anni fa prima del Covid-19 e vincemmo 11-13». Doppio successo al Foro Italico e alla Scandone. In panchina c’era Roberto Gatto (attuale allenatore Massimo Tafuro) e in vasca il montenegrino Vjekoslav Paskovic e l’attaccante maltese Steven Camilleri.

«Ci aspetta una partita fondamentale e dalla posta in palio alta. Vincere a prescindere dalla classifica ci permetterebbe di confermarci una squadra ostica e soprattutto ci permetterebbe di credere ulteriormente nelle nostre qualità, che molte volte non consideriamo», afferma il 20enne, alto 1,95 cm. I ragazzi di Roberto Brancaccio a quota 7, staccati di tre lunghezze i capitolini. Si decide la corsa salvezza.

«Dopo il derby acquisito con la Lazio (vinto 12-11), ecco il derby del cuore contro il Posillipo», asserisce il biondo Tartaro. «Capitan Paride Saccoia e soci sono forti e imprevedibili, hanno caratteristiche simili alle nostre e hanno giocatori di livello che dovremo limitare». La Roma punta all’aggancio. «Vogliamo dare continuità al trionfo maturato con i biancocelesti e continuare a crescere in campionato. Siamo giovani ma pericolosi». Si annuncia una 11esima giornata vibrante. «Abbiamo perso partite contro squadre più attrezzate di noi, pur giocando bene per molti tratti. Adesso, però, bisogna vincere», carica Andrea Tartaro (nelle foto di Marco Gallo e MFSport). Nelle retrovie prevista battaglia.

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Il Mattino