Punizione di Dionisi e rigore generoso, ma il Frosinone non batte il Pordenone

Punizione di Dionisi e rigore generoso, ma il Frosinone non batte il Pordenone
Il girone di ritorno della serie B inizia con l’1-1 tra Frosinone e Pordenone, il pari va stretto ai friulani, superiori, a conferma di un secondo posto meritato, ora a +4...

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Il girone di ritorno della serie B inizia con l’1-1 tra Frosinone e Pordenone, il pari va stretto ai friulani, superiori, a conferma di un secondo posto meritato, ora a +4 sul Crotone. 


La punizione all’incrocio di Federico Dionisi arriva fin troppo presto, al 2’, è peraltro splendida. I ciociari concedono troppo alla squadra di Attilio Tesser, una conclusione al volo di Pobega è alta. Bardi chiude su Strizzolo, servito da Gavazzi. Il pari arriva con l’incertezza del portiere sulla conclusione di Gavazzi, la respinta è laterale e Leonardo Candellone è abile ad angolare il tapin, è alla sua prima rete in B. La squadra di Alessandro Nesta riprende campo, dopo l’intervallo Dionisi non riesce a toccare di testa in porta, la palla danza per un attimo vicino alla linea. Passa allora il Pordenone, su cross da destra del solito Gavazzi, l’impatto di destro è perfetto, sul primo palo, del ventenne Tommaso Pobega, che all’andata fece doppietta. Gavazzi sfiora Brighenti, il contatto è troppo leggero per portare al rigore, Pezzuto lo concede e fa innervosire i neroverdi dal dischetto Ciano: il sinistro è respinto da Di Gregorio, in tapin è perfetto. 

Il Pordenone schiuma rabbia, anche perchè Tabanelli in area tocca con la mano, è il classico rigore che al Var si potrebbe concedere (la sperimentazione partirà domani, offline, in Cremonese-Venezia), lì Pezzuto non è altrettanto fiscale. L’unica occasione vera è per Ciano, nel finale, con ulteriore tensione al triplice fischio. 

Il Frosinone aveva pareggiato anche a fine anno, resta a 7 punti dalla seconda piazza, che rischia di uscire dalla portata, si pensava costruisse ancora di più. Contro l’Ascoli mancheranno Ciano e Dionisi, squalificati. I ramarri somigliano al Novara di Tesser, autore del duplice salto, un decennio fa, in trasferta sono meno vulnerabili, al di là del 4-0 subito a Salerno. 



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Il Mattino