«Al momento non do per certa né la ripresa degli allenamenti il 4 maggio né quella del campionato». Il ministro Spadafora gela il Consiglio di Lega che...
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Ma nel corso del direttivo della Lega è spuntato un documento sottoscritto da otto club (Parma, Spal, Brescia, Torino, Sampdoria, Udinese, Bologna e Fiorentina) che pone tre quesiti, uno sui contratti in scadenza e un secondo sui prestiti. Ma il più delicato è il terzo quesito. «Con l'eventuale ripresa del campionato e successiva interruzione per conseguenze derivanti da contagio Covid 19, quali effetti giuridici potrebbero subire i singoli calciatori o interi club (per gli effetti dell'ottemperanza a provvedimenti mitigatori al contagio - autoisolamento o quarantena)? In particolare potrebbero sopravvivere la legittimità delle pretese dei club di invocare la forza maggiore a far data dal Dpcm 9 marzo 2020 con riguardo a rapporti contrattuali di durata preesistenti alla data? L'assunzione del rischio di un fatto non più imprevedibile potrebbe ricadere sul club che si è assunto il rischio di prosecuzione della competizione pur in presenza di un rischio incalcolabile». In pratica, chi si prende la responsabilità di un contagiato? I medici sportivi sono preoccupatissimi in quanto responsabili, Tavana (medico del Torino) si è dimesso dalla commissione Figc. E questo pone in dubbio la stessa sopravvivenza della commissione.
In mattinata, il club azzurro provava a far entrare nel vivo sia il protocollo sanitario che quello organizzativo della ripresa. Da domani via ai tamponi a domicilio per tutti i calciatori. Solo il primo, perché lo staff medico ha previsto tre test da qui al 4 maggio. A distanza di quattro giorni l'uno dall'altro. Tamponi non solo per i giocatori della rosa, ma anche per Rino Gattuso e i suoi collaboratori: nella riunione di ieri mattina è stato definito l'elenco di chi - salvo dietrofront non improbabili - dal 4 maggio si ritroverà a Castel Volturno nel maxi-ritiro. Dunque, tutto il personale (compresi il ds Giuntoli, il suo vice Pompilio e il team manager De Matteis), il cuoco e i magazzinieri saranno sottoposti al test per capire se sono positivi al Covid 19. In totale saranno 60 a prendere parte al raduno nel centro tecnico: non solo per i calciatori sarà un ritiro blindato a tutti gli effetti, una vera e propria clausura. Una zona rossa. Il piano dei sanitari del club azzurro prevede tra il 29 e il 30 aprile anche l'effettuazione dei test sierologici.
Il club in serata, in una nota, fa sapere che al momento non è ancora previsto il rimborso né degli abbonamenti né per i biglietti della gara di Coppa Italia con l'Inter. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino