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La partita a scacchi tra Massimo Rastelli e Eziolino Capuano è iniziata già domenica sera, esattamente qualche minuto dopo le rispettive sconfitte in trasferta. Negli spogliatoi di Picerno e Francavilla, mentre entrambi si leccavano ancora le ferite per le brucianti battute d'arresto appena patite, il loro pensiero è andato dritto al match di domenica. Una strana coincidenza in cui mentre Rastelli ha sottolineato la bravura di Capuano nel giocare «sull'errore e le debolezze dell'altro», il trainer di Pescopagano ha parlato del collega di Pompei come di un «fuoriclasse della categoria che riporterà presto i biancoverdi in alto». Complimenti reciproci che nascondono la necessità che hanno entrambi di vincere. È anche per questo che Rastelli, fin da martedì, ha chiuso le porte degli allenamenti a pubblico e stampa per isolare il gruppo biancoverde. Nel chiuso di uno stadio freddo, silenzioso e mai come in questo periodo spettrale, il successore di Roberto Taurino sta meditando qualche sorpresa sia sotto l'aspetto tattico che nella formazione iniziale. Modifiche necessarie che camminano in parallelo con la catastrofica classifica: specchio delle prestazioni di un collettivo in cui tanti singoli hanno finora disatteso le aspettative della vigilia.
Sotto l'occhio clinico e critico di Rastelli sono da due giorni finiti un po' tutti i reparti con particolare riferimento al pacchetto arretrato che, in cinque gare di campionato disputate sotto la sua gestione, ha incassato 8 reti senza concludere mai una partita con la porta inviolata. Una spia d'allarme che toglie il sonno all'ex tecnico del Cagliari ma anche al suo secondo Dario Rossi che ha un passato da roccioso difensore centrale e si occupa spesso dei movimenti di Moretti e compagni.
Pure in questo caso l'avvicendamento potrebbe essere figlio di un ragionamento logico incentrato anche sulle tre partite che l'Avellino si troverà ad affrontare nell'arco di una settimana: Taranto e Juve Stabia in casa il 27 e 30 novembre; Turris fuori il 4 dicembre. Un altro sforzo fisico e mentale che spingerà Rastelli a dosare le forze. Di conseguenza anche Ricciardi torna in pista per contendere la corsia destra ad Agostino Rizzo.
Tutta da decifrare la composizione della mediana e dell'attacco anche perché l'eventuale ritorno alla difesa a tre potrebbe generare assetti diversi a centrocampo e sul fronte offensivo. Escludendo a priori il rispolvero del 3-4-3, che era nel progetto iniziale di Taurino, le strade conducono quasi tutte al 3-4-1-2 e al 3-5-2. Due percorsi distinti che nel primo caso porterebbe all'utilizzo del fantasista (Kanoute o Russo) dietro le due punte (Gambale con Trotta o Murano), ma anche ad una mediana tutta muscoli dove Matera diventerebbe imprescindibile al pari di Casarini. Nell'ipotetico schieramento a specchio con Capuano, invece, in mediana Franco avrebbe una chance di impiego in più, anche se Rastelli farà di tutto per recuperare Dall'Oglio (pure ieri si è allenato in disparte), mentre in attacco ad essere penalizzata sarebbe la folta batteria di esterni. Di certo anche domenica non ci saranno Aya in difesa e Di Gaudio in attacco. Quest'ultimo, nel lasciare ieri mattina lo stadio al termine della prima delle due sedute giornaliere, ha confidato ai tifosi di aver riportato la frattura di due costole all'altezza del cuore che gli impedisce di effettuare la magnetoterapia. Per lui, stando al crono programma di recupero, saranno necessarie almeno altre due settimane di allenamento in disparte.
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