Liga, episodio di razzismo in campo tra Valencia e Cadice: stop al match

Liga, episodio di razzismo in campo tra Valencia e Cadice: la squadra interrompe la partita
Ennesimo episodio di razzismo nel calcio. Il fatto è avvenuto ieri sera in campo durante la partita tra Cadice e Valencia, valida per la giornata della Liga. Al...

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Ennesimo episodio di razzismo nel calcio. Il fatto è avvenuto ieri sera in campo durante la partita tra Cadice e Valencia, valida per la giornata della Liga. Al 31° minuto del primo tempo, in particolare, mentre le squadre erano ferme sul punteggio dell'1-1, il difensore francese del Valencia Mouctar Diakhaby ha cominciato a discutere animatamente con un avversario, Juan Cala del Cadice.

Il fatto

Subito è arrivato anche l'altro giocatore del Valencia Gabriel Paulista, che sono apparsi da subito innervositosi, mentre Diakhaby veniva ammonito. Nella concitazione dell'accaduto Diakhaby ha poi spiegato all'arbitro e ai compagni di essere stato insultato per via del colore della pelle da Cala. Il giocatore ha subito abbandonato il campo di gioco, seguito dagli altri calciatori del Valencia.

 

Il match

La partita è rimasta sospesa per 20 minuti, e il Valencia non sembrava intenzionato a tornare in campo. Poi, secondo quanto si è appreso da alcuni media spagnoli presenti, fatto poi confermato dal Valencia via social, Diakhaby ha convinto i compagni a tornare in campo, ma senza di lui, che è stato poi sostituito da Guillamon. Un appello ai compagni per evitare al Valencia la sconfitta per 3-0 a tavolino.

La partita è quindi ripresa, e il Cadice l'ha vinta per 2-1. A segnare, con colpo di testa nei minuti finali, la rete della vittoria dei padroni di casa è stato Marcos Mauro, che all'inizio del secondo tempo aveva preso il posto proprio di Cala. «La squadra si è riunita, e ha deciso di tornare in campo per difendere i nostri colori e il nostro simbolo, ma il Valencia Cf condanna fermamente il razzismo in tutte le sue forme. No al razzismo», il tweet del Valencia. A fine partita il laterale degli ospiti Gayà ha dichiarato ai microfoni di Movistar+ che «Diakhaby ha ricevuto un insulto molto brutto, sono desolato per lui che ci è rimasto molto male. Eppure ci ha chiesto di tornare in campo, e lo abbiamo fatto. Ma quello che è successo non va bene», ha concluso.

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Solidarietà social

Questa mattina con l'hashtag "We RespAct", la notizia del presunto insulto a sfondo razziale ha fatto il giro del web: immediatamente moltissimi club, non soltanto spagnoli, hanno condiviso la notizia e hanno manifestato la piena solidarietà al giocatore coinvolto: «Siamo rattristati di sentire ancora di più gli incidenti razzisti scuotendo il mondo del calcio. Noi stiamo con Diakhaby. Insieme, dobbiamo continuare a lottare per costruire consapevolezza in nome della tolleranza e dell'inclusività», così sul profilo Twitter del Milan. Anche il Valencia ha condiviso pubblicamente, per la seconda volta, la propria posizione: «Ieri, oggi e per sempre: Stop al razzismo», così il club spagnolo.

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Il Mattino