Casertana, il volo d'angelo non basta, «Col Rende sprecate occasioni d'oro»

Casertana, il volo d'angelo non basta, «Col Rende sprecate occasioni d'oro»
La Casertana gioca, il Rende si prende un punto che per la sua classifica non fa tantissimo. I falchetti, invece, restano nella parte tranquilla della graduatoria, anche se il...

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La Casertana gioca, il Rende si prende un punto che per la sua classifica non fa tantissimo. I falchetti, invece, restano nella parte tranquilla della graduatoria, anche se il rammarico è tanto. Il tabellino dice che per due volte i biancorossi hanno provato a scappare ed i rossoblù altrettante volte li hanno ripresi. Ma l'andamento della partita racconta ben altro, di una Casertana più arrembante, pimpante, pericolosa e che si è complicata la vita da sola, commettendo due grosse ingenuità in occasione delle reti dei calabresi.


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L'ALLENATORE
Ciro Ginestra spiega proprio questo: «Abbiamo letteralmente dominato. Abbiamo costruito dieci-dodici palle gol, ci hanno annullato due reti, ma purtroppo abbiamo raccolto solo un punto perché, come spesso è accaduto, ci siamo fatti gol da soli. La prima rete l'abbiamo regalata, ma è colpa mia ammette il tecnico della Casertana perché ai ragazzi chiedo sempre di giocare. Purtroppo succede spesso, dobbiamo continuare a migliorare e lavorare. Abbiamo sempre giocato anche quando siamo andati sotto. Sono contento della prestazione, non del risultato perché meritavamo i tre punti. Il Rende ha retto un tempo, quando è venuta nella nostra metà campo è stato per colpa nostra. Nella ripresa li abbiamo schiacciati, anche con un attaccante in più. Forse avremmo dovuto farlo prima, ma ci prendiamo questo punto che muove la classifica e ci fa crescere».

GLI ERRORI
Una squadra del livello della Casertana, però, non può permettersi di commettere errori grossolani in difesa come quelli che hanno portato al gol del Rende. Anche se è una prerogativa dell'allenatore e la volontà è quella di proporre un gioco arioso. «Dico che la responsabilità è mia spiega Ginestra perché la volontà è quella di fare gioco, su ogni campo. Va detto, comunque, che una volta può capitare ma, quando ricapita la seconda volta, diventa una situazione. Allora a quel punto, quando non si riesce a giocare, si tira la palla in avanti su Castaldo come fanno tutti in questa categoria. Sono episodi che ci fanno crescere». Anche in attacco, poca concretezza per la Casertana. Questo forse l'aspetto che più fa arrabbiare il tecnico campano: «Siamo riusciti a sbagliare occasioni assurde, è ovvio che dà fastidio perché porti a casa un punto ma spesso queste partite si perdono. Il risultato non è soddisfacente per quello che abbiamo creato, io sono contento della mole di gioco creata. Il girone di ritorno è così, è un altro girone e sarà un altro campionato. Anche i risultati delle altre squadre, come la vittoria della Paganese a Monopoli ed il pareggio della Viterbese col Bari, lo dicono». Una notizia importante è il ritorno di Gigi Castaldo: «Per noi è un giocatore imprescindibile per noi, non è al top perché viene da due mesi di inattività. Nonostante questo, penso abbia fatto un'ottima partita. Dà i tempi, ci fa giocare un calcio particolare e i due gol di D'Angelo non sono casuali».

IL CENTROCAMPISTA

Gran mattatore del match è stato proprio l'ex centrocampista dell'Avellino, che ha realizzato la doppietta che ha costretto il Rende al pareggio: «Sono contento per i due gol ha detto il mediano rossoblù ma quando si crea così tanto bisogna vincere. Io torno a casa arrabbiato, quando si gioca male è giusto non raccogliere, invece se si gioca bene bisogna vincere. Abbiamo preso gol su due affondi del Rende e non va bene, commettendo due orrori. Siamo stati bravi a rimetterla in gioco, è un buon punto anche se si vuole fare qualcosa in più bisognava vincere. Ci prendiamo la prestazione che è stata di grossa attenzione e, a mio avviso, positiva in fase offensiva. Il bicchiere è mezzo pieno, abbiamo fatto una grande prestazione. Dobbiamo capire che a volte si deve essere anche brutti, non possiamo commettere errori come quelli in occasione dei gol». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino