«Amo il mare, ora mi sono buttato in un mare grande». Così si è presentato Gennaro Gattuso, uomo che non ha mai nascosto le radici più intime:...
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Non solo 4-3-3, ecco come Gattuso cambierà il Napoli: più vicino a Sarri
LE CHIAVI DELLA CITTÀ
Dopo l'ufficialità, Ciro ha scritto per primo a Rino e gli ha aperto le porte della sua città e della sua squadra del cuore, allenata fino a poche ore prima da Ancelotti, maestro e mentore. I due si sono visti l'ultima volta proprio a Capri, al 60° compleanno di Carletto che aveva voluto Rino accanto, con De Laurentiis e il figlio Davide più in là. Il patron ha conosciuto bene Gattuso proprio quella notte, i due hanno parlato di calcio e di Napoli con un bicchiere di vino e Carletto spettatore. Il destino ha fatto il resto. Rino ha sempre seguito gli azzurri: prima per studiarne il gioco, poi per seguirne le vicende. «Possono fare molto di più» aveva confessato ai più stretti collaboratori che lo vedevano rifiutare le offerte per tornare in panchina. Ha scelto Napoli perché progetto ambizioso e tecnicamente perfetto per le sue idee.
VISTA SU POSILLIPO
E ha preso questa decisione anche per la città, che ha conosciuto e apprezzato negli ultimi anni. Così non ha avuto dubbi quando ha dovuto pensare alla location giusta per la sua esperienza napoletana: Posillipo con Monica e i due eredi, per guardare al mattino il mare che ama e fare il lavoro che sa. Con il profilo di Capri sullo sfondo e l'aria del Sud da respirare. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino