Lui è oro. Il primo oro azzurro a Rio. Lei è argento. Entrambi vincono in vasca. Entrambi sbancano le Paralimpiadi che nella terza notte magica brasiliana fanno...
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Federico ha firmato la medaglia numero 10 di Rio 2016 e la numero 500 dell'Italia. Il campione lombardo, che si allena sotto gli occhi attenti di Max Tosin e porta i colori della Polha Varese, ha conquistato il primo titolo paralimpico della sua carriera con una prova stratosferica nei 200 misti SM6, dominati in 2'16''72.
E se Federico dedica questa seconda vittoria a sé («questa medaglia è tutta per me»), Giulia la dice così: «Questa era la mia gara, ho fato il tempo che volevo fare. L'agitazione, rispetto a ieri, l'ho sentita, ma venivo dall'argento mondiale e dall'argento europeo. Dedico questa medaglia a tutti quelli che mi sono stati vicini. Questa Paralimpiade è iniziata alla grande ma non è ancora finita, andiamo avanti».
Ma la notte non è finita qui. Gli azzurri hanno portato a casa anche un secondo bronzo dei pongisti. A conquistare il terzo gradino del podio del tennistavolo è stato Mohamed Amine Kalem, che ha sconfitto in 3 set lo spagnolo Perez Gonzalez con il punteggio di 11-7 11-8 11-6. «Dedico questa medaglia a mia figlia - ha esordito l'azzurro - è incredibile pensare che qualche settimana fa vedevo le gare delle Olimpiadi in televisione e ora sono qui, ci sono io al posto loro».
L'altro bronzo è per Giada Rossi nel singolare femminile di classe 2. La friulana ha battuto la tailandese Bootwansirina con il punteggio di 12-10 11-0 11-9, conquistando il terzo gradino del podio alla sua prima partecipazione a una Paralimpiade. «Non ho neanche più le lacrime, questa medaglia vale tantissimo - dichiara un emzionatissimo Alessandro Arcigli, Direttore Tecnico della Nazionale Italiana -. Giada merita tutto questo, è una persona e un'atleta straordinaria. Ha lavorato tantissimo per arrivare sin qui».
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Il Mattino