Alla ricerca dell’equilibrio. Non è semplice preparare una gara, fondamentale per la corsa alla prossima Champions, quando in quella attuale hai la possibilità...
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ASADO AL BERNARDINI
Eusebio, per quanto riguarda il centravanti, si è preso ancora qualche ora. Non ama privarsi del bosniaco. Lo ha detto in tempo non sospetti, quando Edin aveva le valigie pronte per approdare a Londra. E lo ha ripetuto nella vigilia del match contro il Genoa: «Ditemi quante volte ha riposato dall’inizio? Pochissime, perché lo ritengo un giocatore fondamentale per il mio modo di giocare e per l’importanza che ha nella squadra». Stavolta però la posta in palio è troppo alta. La trasferta di Liverpool (esauriti ieri i biglietti per il settore ospiti: la vendita libera, prevista per oggi, non avrà luogo) è un appuntamento con la storia che non va mancato. In giornata, dopo aver parlato con il ragazzo - a meno di ripensamenti in extremis - confermerà la scelta di farlo partire in panchina. Spazio quindi a Schick che avrà una nuova chance come terminale offensivo. In attacco tornerà a disposizione anche Perotti, fermo dal match del Camp Nou. Sono un paio di giorni che l’argentino si allena senza avvertire problemi e ieri ha anche segnato il gol decisivo nella partitella in famiglia contro la Primavera. Morale alto e animo generoso: a pranzo ha poi regalato ai compagni un pasto alternativo, offrendo carne argentina. A Ferrara, potrebbe essere arrivato il momento di tirare il fiato anche per Kolarov. Difficile però che possa trovare spazio dal primo minuto Jonathan Silva. Peres è il candidato a prendere il posto del serbo.
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Il Mattino