Juventus, Sarri non si fida della Roma: «Fonseca ha dato una bella impronta»

Maurizio Sarri
Maurizio Sarri contro la Roma a livello di formazione potrebbe cambiare poco o nulla rispetto al Cagliari, ma sarà tutta un’altra partita. «Abbiamo trovato la...

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Maurizio Sarri contro la Roma a livello di formazione potrebbe cambiare poco o nulla rispetto al Cagliari, ma sarà tutta un’altra partita. «Abbiamo trovato la continuità all’interno delle partite - spiega alla vigilia -, ora la cerchiamo sul periodo. E’ una sfida difficile, di livello elevatissimo, sarà molto diversa dal Cagliari. Mi dicono che sono uno che non cambia mai, ma le rotazioni diventano naturali quando si gioca spesso. Fonseca? Mesi fa l’avevo indicato tra le novità della stagione. Mi aspettavo che desse una bella impronta alla Roma, nonostante infortuni. Ha grandi giocatori tecnici e una squadra che strappa, fa allungare l’avversario con continui capovolgimenti. C’è il rischio di farsi spaccare in due dagli avversari. Giallorossi con la difesa a tre? Siamo pronti a entrambe le soluzioni».


Ronaldo e Dybala sono le certezze in attacco, Higuain è recuperato, de Ligt invece rimane un punto interrogativo. «Quando giochiamo con Dybala e Ronaldo lui parte decentrato mentre Paulo viene molto incontro alla palla. Gonzalo va a risolverci i problemi di occupazione degli spazi in area. Il nostro potenziale offensivo è elevatissimo, possiamo sfruttarlo meglio. De Ligt pare in fase di guarigione dopo il fastidio al pube, rimane l’acciacco alla spalla. Speriamo di risolverlo, la sensazione è che stia tornando sui suoi livelli abituali. Ramsey è uno che sa entrare bene negli spazi quando parte dalla trequarti».

Un occhio al passato e uno in Inghilterra. «Liverpool ha avuta molta pazienza, prima di vincere è arrivata 11° poi 8°, ma i tifosi sono stati ripagati in modo abbondante. Non so se in Italia la mentalità nel calcio ti permette un percorso di questo genere. A Napoli giocavano sempre gli stessi giocatori? Ho gestito al meglio quella situazione, era determinante trovare continuità di formazione. Al Chelsea e qui a Torino posso fare in modo diversa, è una logica conseguenza di una situazione diversa». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino