Salernitana, Bollini esorta i suoi ma la strada è tutta insalita

Salernitana, Bollini esorta i suoi ma la strada è tutta insalita
SALERNO - Difendersi dal grande freddo, schivando le insidie di un calendario in salita: Alberto Bollini ha dispensato ottimismo dopo la sconfitta di Bari, ma sa bene che...

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SALERNO - Difendersi dal grande freddo, schivando le insidie di un calendario in salita: Alberto Bollini ha dispensato ottimismo dopo la sconfitta di Bari, ma sa bene che alla Salernitana occorrono risultati per ritrovare il sorriso e consolidare una classifica che comincia ad essere preoccupante. Lo scorso anno, la squadra di Torrente girò a quota venti punti, quella attuale ne ha finora totalizzati diciotto ma ha quattro partite davanti a sé per fare meglio. Il calendario non strizza l’occhio, visto che propone Frosinone e Avellino in trasferta, Carpi e Perugia in casa. 

Da qui al 30 dicembre la Salernitana dovrà essere un gruppo in missione, un’entità capace di fare quadrato al suo interno, mettendo da parte tensioni e malumori. Bollini ha chiesto a tutti uno sforzo, ma deve fare i conti con la realtà: poca forza fisica in mezzo al campo, dove mancano cambio di passo e inserimenti in zona tiro, terzini che non assicurano sovrapposizioni al fulmicotone (solo Vitale, assente a Bari, riesce ad arrivare sul fondo per scodellare palloni verso il centro dell’area di rigore), esterni d’attacco reduci da troppi esperimenti tattici (Improta ha giocato da esterno nel 3-5-2 prima di tornare al ruolo di attaccante di fascia, mentre Rosina ha giocato ovunque e solo a Bari ha potuto agire nella sua posizione preferita) e poi Donnarumma, l’ultimo granata capace di andare a segno (suo il gol contro la Pro Vercelli) nuovamente costretto a partire dalla panchina in nome del modulo di gioco, quel 4-3-3 in cui fatica a collocarsi. Squadra mal costruita, la Salernitana è chiamata a una vera e propria impresa: trovare identità, quadratura, anima in un lasso di tempo ridotto perché dicembre non sarà il mese dei regali ma della resa dei conti. La sconfitta di Bari ha inaugurato il ciclo terribile nel peggiore dei modi, ma Bollini ha chiuso nella valigia, tornando dal San Nicola, gli aspetti positivi della prestazione dei suoi, manovrieri e votati al palleggio per larghi tratti della partita, eppure sterili e – anche – sfortunati in fase realizzativa quanto sprovveduti e svagati sui calci piazzati, costati due gol e la sconfitta. 
Ieri la squadra ha ripreso la preparazione in vista della gara di Frosinone, altro ostacolo arduo sulla strada verso il raggiungimento di posizioni di classifica più tranquille. Contro la squadra di Marino, la Salernitana dovrà essere più attenta e solida, ma anche più cinica. Bollini spera nel recupero di Vitale (ieri il terzino ha lavorato a parte insieme a Schiavi), rimpiazzato a Bari da Luiz Felipe, alle prese con un affaticamento muscolare così come Busellato.



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Il Mattino