L'ultima spiaggia un po' per tutti, a Livorno. Dai calciatori e dalle loro velleità playoff le stesse (speranze) della tifoseria fino a Gregucci, che rischierebbe...
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L'allenatore urla, sprona i suoi e si mostra giustamente insoddisfatto. Da calciatore era un guerriero, in questa terza esperienza granata pare più spento. «Al bando le ingenuità» è il leit-motiv generale e... generico. Potessero essere eliminate artificialmente, sarebbe tutto perfetto. La mentalità aggressiva, lo spirito di gruppo e la carica, però, si possono costruire. Sotto gli occhi di Fabiani (accompagnato da Bianchi) a bordo campo, Gregucci ha spinto sulla difesa a tre. Non solo 3-4-1-2, si lavora anche sul 3-5-2. Tutti sulla corda. Il ritrovato Akpa è candidato a una maglia da titolare a centrocampo. Di Tacchio è affaticato (ma in grado di recuperare per Livorno), dunque ieri Gregucci ha testato una mediana da black power, con l'ivoriano mezzala destra, Minala play e Odjer sul centro-sinistra. Può essere un'ipotesi. Più facile, però, che tocchi ancora a Di Tacchio, col camerunese ex Lazio ancora in panca: Minala ha sperato in una convocazione in Nazionale maggiore che pare, tuttavia, rinviata. Resta in lizza per la chiamata in U23 - ma a inizio giugno - in occasione della sfida contro una tra Sudan del Sud e Tunisia per l'accesso alla Coppa D'Africa di categoria in programma a novembre. Il CT dei Leoncini Indomabili è quel Rigobert Song che vent'anni fa indossò la casacca della Salernitana e oggi monitora a distanza Minala. C'è da rettificare la difesa. Nonostante la prova horror col Crotone per la verità macchia isolata su una stagione personale al di là della sufficienza Migliorini sarà confermato baluardo centrale in un reparto che potrebbe essere completato da Pucino e Gigliotti. Perticone e Bernardini, altro ex di turno, andranno in panca.
Carte mischiate pure in attacco, dove ieri Gregucci ha provato da un lato l'inedita coppia Andrè Anderson-Vuletich, dall'altro Orlando a sostegno di Jallow e Djuric. Il bosniaco si è alternato con Calaiò, Rosina con l'ex Vicenza. Due giorni ancora per decidere e sciogliere i dubbi, col conforto di un'infermeria che si sta progressivamente svuotando. Mentre il gruppo sgobba in ritiro, c'è anche chi è rimasto a Salerno come capitan Schiavi e Volpicelli, che stanno svolgendo lavoro atletico al campo Volpe in disparte. Il primo aggiunge anche sedute fisioterapiche per recuperare quanto prima dalla lesione muscolare alla coscia sinistra. Ne avrà ancora fino a fine mese. Paradossale, invece, la situazione dell'attaccante che la Salernitana prelevò in estate dal Francavilla (Serie D), per poi girarlo in prestito al Pro Piacenza: dopo la radiazione degli emiliani, Volpicelli ha fatto ritorno a Salerno ma è fuori lista. Eppure, un posto over ci sarebbe. La Salernitana attende, non avendo necessità (numeriche) nel reparto offensivo. Frattanto, punta a riportare l'atleta in condizione, guardandosi contemporaneamente intorno sul mercato dei possibili svincolati in altri ruoli. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino