A fine gara non gli hanno chiesto la maglia né l'autografo ma ieri al campo Volpe Thomas Heurtaux ha vissuto comunque un pomeriggio speciale: non è...
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Ieri, però, Heurtaux è stato «osservato speciale»: hanno assistito alla sua «prima da titolare», da fuori quota tra i baby, il direttore sportivo Fabiani, i dirigenti Bianchi e Calaiò. Il tono agonistico è da recuperare ma la voglia è stata da ragazzino alle prime armi nel giorno del provino: via le bende, i cerotti e le ragnatele, Thomas Heurtaux aveva la 5 sulle spalle perché la numerazione nella categoria Primavera è quella tradizionale e ha fatto coppia con il capitano Galeotafiore. Poi ha giocato per un tratto anche al centro della difesa a tre. In campo, prima le lacrime e poi i gol: Cannavale, esterno destro dei granatini, ha abbandonato il campo per infortunio al ginocchio (barella e controlli in ospedale) e chi lo ha sostituito, Pezzo, ha trovato il gol del vantaggio al 25' (poi vanificato dalla rete stabiese nel secondo tempo). Heurtaux non è rimasto nel guscio: calato nel ruolo di «uno dei tanti», animato da ferma volontà di rimettersi in gioco, è andato incontro all'autore del provvisorio 1-0, lo ha abbracciato e gli ha fatto i complimenti per la rete. Pochi istanti dopo, ha marcato alla vecchia maniera - piede e pallone - il centravanti stabiese, La Monica. Ha anche sfiorato il gol nel primo tempo svettando in area ospite. A fine partita, è andato incontro a tutti i calciatori della Juve Stabia e dello staff per il «terzo tempo», seguito dai compagni di squadra. Poi ha raggiunto lo stadio Arechi con la sua famiglia e ha assistito al deludente pareggio della Salernitana contro l'Ascoli. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino