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Prima la firma, poi la presentazione ufficiale. È stato un giovedì intenso ed emozionante per Danilo Iervolino che, dopo quasi due settimane di attesa, è diventato a tutti gli effetti il presidente della Salernitana: «Sono grato alla città e alla tifoseria per come mi hanno accolto, questo mi ha dato una gioia incredibile – ha detto immediatamente all’inizio della conferenza stampa il neo presidente granata -. Posso garantire che ho un progetto ambizioso, un progetto che possa rappresentare un cambiamento per il mondo del calcio all’interno del quale quindi spero di mettere la mia impronta proprio come fatto nel mondo dell’università. Stiamo già ragionando su diversi aspetti, vedi il centro sportivo, un museo e la collaborazione con le scuole, nonché portare le famiglie allo stadio in totale sicurezza».
Il taglio netto con il passato: «Credo sia giusto fare i complimenti alla precedente proprietà, al Generale Marchetti e al direttore Fabiani per quello che hanno fatto fino ad oggi, ma a mio avviso non hanno saputo creare il giusto link con la città.
La salvezza e l’arrivo di Sabatini: «Vogliamo provare a restare in Serie A, a Verona nell’ultima giornata la squadra ha dimostrato di essere una squadra orgogliosa. Come club stiamo preparando una strategia ben precisa, nelle prossime ore dovremmo annunciare Sabatini come nuovo ds. A lui, che firmerà fino a giugno con l’idea poi di riparlarne in base al risultato raggiunto, verrà assegnato totalmente il dominio del settore calcistico della Salernitana, anche perché personalmente sto entrando in un mondo che non conosco. Ma a prescindere da tutto sono fiducioso e convinto che possiamo fare bene, ci aspetta un percorso entusiasmante. Non sono venuto per la ribalta, ma per fare i fatti. Sarà importante, però, anche saper gestire nel modo corretto gli eventuali momenti difficili. Colantuono? Entro il weekend io e Sabatini ne parleremo di persona per capire il da farsi, anche in chiave calciomercato. Serviranno giocatori, e non figurine, pronti a fare la leggenda».
Il tifo per il Napoli: «Non si può rinnegare il proprio passato, non sarebbe giusto, per cui è giusto dire che nasco come tifoso del Napoli e che in passato ho scritto anche un libro sui partenopei. Personalmente, quindi, spero che il Napoli possa vincere lo Scudetto, ma la prima speranza è che la Salernitana possa centrare la salvezza al termine della stagione. Ad ogni modo in passato, oltre all’amore per il Napoli, non ho mai nascosto neppure l’amore per la Salernitana, spesso infatti ho seguito i granata da vicino».
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