Salernitana-Juve Stabia, Ventura gongola: «Una vittoria voluta»

Salernitana-Juve Stabia, Ventura gongola: «Una vittoria voluta»
Una vittoria... d'Avorio. La Salernitana mette le zanne sui playoff e riagguanta il settimo posto con le firme di Akpa Akpro e Gondo. Black power per i granata in...

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Una vittoria... d'Avorio. La Salernitana mette le zanne sui playoff e riagguanta il settimo posto con le firme di Akpa Akpro e Gondo. Black power per i granata in inferiorità numerica che inguaiano la Juve Stabia, ora sprofondata in zona playout. «Prestazione importante, con grande attenzione tattica. Solo complimenti per i ragazzi che in dieci uomini per 85' hanno concesso pochissimo e creato molte palle gol pulite. L'unica vera occasione avversaria è stata al 94' - commenta Gian Piero Ventura - Purtroppo abbiamo commesso due ingenuità: la prima è stata quell'infilata sul rinvio del portiere di settanta metri. Lì Aya è scivolato e ha perso l'attimo. Poi, quella di Jallow». Il trainer bacchetta il gambiano, espulso dalla panchina dopo essere stato sostituito. «È stato un episodio anche più grave di quello di Lombardi con la Cremonese, ha detto una frase poco felice al quarto uomo. A fine gara si è reso conto di aver fatto l'ennesima sciocchezza, ora sarà penalizzato per almeno due partite. Peccato, l'avevo fatto giocare perché stava bene», dice Ventura prima di tornare sul match: «Parlavo di compattezza rivista dopo Chiavari, non lo facevo a sproposito. Siamo passati dai tre ai quattro in difesa, giocando in dieci abbiamo continuato a leggere le situazioni con raziocinio e siamo riusciti a trovare la vittoria dopo aver subito il pareggio. Bisogna dire solo bravi. Era fondamentale vincere, lo abbiamo voluto».

I GIOCATORI
Menzione speciale per Gondo («Partita sopra le righe»), Akpa («Sapeva cosa, come e quando farlo anche in un ruolo che aveva interpretato poche volte») e Kiyine: «Ha messo una palla gol bellissima, giocando con grande personalità. È il Sofian che conosco io. Questo dev'essere il suo punto di partenza». Bagarre playoff adesso. Granata a quota 47, ma occhio a Chievo, Pisa ed Empoli che seguono a stretto contatto. Quattro squadre in due punti. «Non dobbiamo sentire l'obbligo di fare qualcosa, piuttosto avere il desiderio e la voglia di mettersi in discussione e crescere. Quello che stiamo seminando si raccoglierà l'anno prossimo»,  prosegue Ventura. Alla vigilia del derby, si era lasciato andare a una previsione: «Se vinciamo con la Juve Stabia, faremo una grande partita ad Ascoli». Al Del Duca, però, sarà emergenza pura. Lombardi deve scontare ancora un turno di squalifica e il giudice sportivo fermerà pure gli espulsi Aya e Jallow, oltre a Maistro e Dziczek (diffidati e ieri ammoniti). Ventura, che dovrà verificare le condizioni di Kiyine e Jaroszynski, usciti malconci, prova a non pensarci: «Andremo ad Ascoli senza cinque elementi concettualmente importanti, ma c'è convinzione di fare bene. Con questo spirito si può fare tutto, abbiamo intrapreso la strada che dovevamo seguire già dalla gara col Pisa».
I PROTAGONISTI

Terzo gol stagionale per Gondo. L'ivoriano è stato autore di una prova generosa (ha provocato ben quattro ammonizioni stabiesi) premiata con la gioia da tre punti. «Abbiamo dimostrato di essere forti anche giocando per quasi tutta la gara in dieci - le sue parole a Dazn - Ora continuiamo così fino a alla fine. Abbiamo tirato fuori grande carica, ci siamo detti di andare a prendere il risultato ed è quello che abbiamo fatto, mettendoci grande sacrificio. Questa è la vera Salernitana». Dopo qualche passaggio a vuoto, è anche il vero Gondo? «Ho avuto discreta continuità, quando c'è l'occasione cerco di dare tutto per la squadra. Se il gol viene è bene, ma la cosa più importante è aiutare i compagni. Il lavoro paga sempre, penso solo a quello», la risposta del classe 96. Akpa Akpro è stato l'altro grande protagonista con l'assist-vittoria per il connazionale e la rete che aveva sbloccato il punteggio. L'ex Tolosa ha siglato un gol di straordinaria fattura e per esultare si è inginocchiato, guardando il cielo. «Lo dedico alla zia che ho perso recentemente. Sono andato anche a fare gli auguri a Heurtaux che ha festeggiato il compleanno», dice. Il suo contratto scade tra un anno, i sogni di Akpa sono chiari: misurarsi presto con la Serie A e tornare in Nazionale. Silenzio stampa su sponda Juve Stabia: quarta sconfitta in altrettante gare dopo il lockdown, posizione delicata per Caserta.
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Il Mattino